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Riflessioni sulla governance 323
e alle 350 nel 2008, coinvolgendo principalmente il personale di staff. Come messo in luce da diversi soggetti privilegiati in- tervistati, non si è trattato solo di un taglio quantitativo. Infatti, esso ha comportato il venir meno di alcuni elementi chiave nella gestione della macchina amministrativa centrale, dotati di estreme competenze tecniche e procedurali.
Se nel secondo momento di criticità riscontrato il «deci- sore per lo sviluppo» centrale è stato privato delle adeguate competenze e risorse umane, nel terzo momento di criticità, iniziato nel 2009 e poi prolungatosi negli anni successivi, si è visto privato di alcune risorse finanziarie e istituzionali che fino a quel momento avevano garantito lui di assolvere ai compiti che gli erano stati preposti.
Quest’ultima fase va anzitutto compresa partendo dalla retorica del cambiamento contemplata all’interno del Qua- dro Strategico Nazionale 2007-2013 (QSN). Sulla base delle criticità precedentemente riscontrate, al suo interno sono state inserite una serie di innovazioni di metodo sintetizzabili in una triplice direzione di azione: i) rafforzare le strutture centrali responsabili della gestione della politica di coesione; ii) rafforzare il presidio nazionale e il suo ruolo di coordi- namento con le amministrazioni regionali; iii) creare una politica regionale unitaria che, nell’intento di ristabilire una logica di coerenza tra tutti i vari tipi di intervento in materia di ri-equilibrio dei divari regionali in Italia, unificasse entro un unico quadro strategico settennale sia le risorse europee che quelle domestiche, quest’ultime rappresentate dal Fondo Aree Sottoutilizzate (FAS).
Nonostante tali premesse di metodo, il venir meno di alcune risorse istituzionali per il decisore centrale, da un lato, e di adeguate risorse finanziarie, dall’altro, hanno fortemente depotenziato il ruolo del centro nei primi e fondamentali anni del ciclo di programmazione 2007-2013, con inevitabili conseguenze nella gestione di tutto il settennio di program- mazione comunitaria.
Quanto alle prime, una significativa riorganizzazione in- terna al DPS ha comportato la soppressione, nel 2009, della