Page 373 - marini
P. 373
Qualità delle istituzioni e politiche di coesione 335
2. L’esperienza USA del Tif, Tax increment financing
Nel 2003, nel corso della mia permanenza a Chicago, appro- fondii il TIF, il tax increment financing, il tentativo dell’am- ministrazione pubblica americana di consentire in maniera autonoma, a bilanci già autonomi, di utilizzare alcune impo- ste esclusivamente per finanziare la riconversione di aree in crisi. Il modello TIF consente all’amministrazione, facendo programmazione territoriale e avendo un’idea di urban plan- ning, di riconvertire un’area industriale con nuovi modelli fiscali del comune, in funzione delle politiche di sviluppo che si vuole mettere in atto. Ovviamente, questo è un modello applicabile in vaste aree metropolitane, mentre i piccoli centri vanno comunque gestiti attraverso una centralizzazione dei flussi finanziari.
Non sono convinto che la politica locale sia migliore di quella centrale, ma se le istituzioni non funzionano la colpa è della classe dirigente, a prescindere dai livelli. Quando su una gara pubblica è ragionevolmente certo il contenzioso, è evidente che non è né credibile lo Stato né chi governa i processi. E ogni volta che si è provato a intervenire, si sono scatenate le reazioni delle lobby che hanno più influenza nel nostro Paese.
La stessa reazione che ho toccato con mano quando, nel 2012, abbiamo posto il problema del funzionamento dell’eco- nomia digitale e della tassazione delle multinazionali del web.
3. Alcuni cenni sull’economia digitale
Era già evidente nel 2012 che l’economia reale a cui eravamo abituati si stava trasformando; era chiaro che le informazio- ni, i dati, la conoscenza, avrebbero preso il sopravvento sul possesso dei beni. Non era un esercizio difficile prevedere già nel 2012, pensando al nuovo bilancio dello Stato, che sarebbe arrivato il momento di affrontare l’ennesima rivoluzione del capitalismo. Il capitalismo, per fortuna della società, è sempre