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riformabile; la capacità della politica sta nel sapere gover- nare questa rivoluzione. L’impatto del digitale sulla società moderna e sull’economia è ancora più dirompente dell’e- nergia a vapore, del telaio, dell’energia elettrica e della stessa meccanizzazione con i primi computer in quelle diverse fasi storiche. Tutte le rivoluzioni capitalistiche creano concen- trazioni di ricchezza e portano al cambiamento dei modelli di produzione di beni e servizi. La ricchezza, al tempo del digitale, va sempre più concentrandosi nelle mani di pochi. È compito della politica mettere in campo modelli ridistributivi capaci di assicurare trasparenza, equità e tutela dei diritti fon- damentali. È la differenza fondamentale tra sinistra e destra, c’è chi mette al centro la persona e chi il mercato. Penso che siano tesi sempre attuali, anche per i fan della modernità a prescindere, cui basta un selfie per dire di aver capito la mo- dernità. Ma non funziona così. Viviamo in un mondo in cui AirBnb vale 30 miliardi di dollari; Marriott, proprietaria di 4.000 alberghi (fatti di cemento, dipendenti, utenze da paga- re) vale 18 miliardi di dollari. Marriott possiede il cemento, AirBnb possiede dati e informazioni. Se compro un libro in una qualsiasi libreria del nostro Paese, questa paga l’affitto del locale, paga gli stipendi ai dipendenti, paga le utenze, paga le tasse; se lo stesso libro lo compro su Amazon il prezzo di copertina magari è identico, ma la fattura arriva dall’Irlanda. E così via sulle attività ricettive, di trasporto. Continuando su questa scia le attività tradizionali sono destinate a chiudere. Quella che stiamo affrontando è una rivoluzione che si deve necessariamente intercettare nei modelli di organizzazione del fisco di un Paese. La catena del valore di Michael Porter, così come si studiava anni fa, non esiste più. In alcuni casi è stata disintegrata, in altri modificata, in altri stravolta, in altri ancora integrata. Ovviamente, con il digitale si fanno molte più cose, sarebbe stupido non cogliere le straordinarie po- tenzialità di questa modernità ma vorrei anche che avessimo un Paese e un mondo più equo. Non c’è equità neanche in Europa e non ci sarà finché non avremo un’unione fiscale. Continuiamo a parlare di convergenza economica, coesione