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Capacità amministrativa 439
nali di sistema). Indagini simili seguono il classico schema lineare della teoria dell’implementazione della policy. Questo assume che politici e burocrati di vertice formulino la policy, mentre altri burocrati la attuino (Jhon, 1998). Secondo questo approccio, l’esito ideale dalla prospettiva degli interpreti della politica (policy-framers) è l’implementazione effettiva, il che ha spinto i ricercatori a focalizzarsi in modo predominante sui colli di bottiglia che saranno trovati nell’esecuzione della policy da parte delle agenzie burocratiche. Questo approccio trascura il fatto che il livelli più bassi dello Stato, le agenzie, i burocrati e i gruppi di interesse, hanno un ruolo nel decidere la policy e che la relazione tra politics e policy è una interazione continua che è, a sua volta, modellata e vincolata dal setting istituzionale in cui gli attori operano.
Figura 3 - Uno schema per l’analisi istituzionale
Fonte: Ostrom, 2005, p. 15.
Per comprendere questa interazione continua, dobbiamo volgere allora la nostra attenzione alla relazione tra i livelli più bassi dello Stato incaricati di amministrare la politica di coesione e i corpi di più alto livello costruttori di capacità amministrativa.
Per fare questo occorre esplorare l’approcio UE alla co- struzione di capacità amministrativa e istituzionale, mettendo al centro la relazione tra cultura organizzativa e costruzione
 




























































































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