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Il divario socio-istituzionale fra nord e sud 27
processo storico, a volte di divari nelle dotazioni naturali, e influenzano direttamente, attraverso la conseguente struttura di incentivi, le azioni degli agenti economici e pertanto la crescita economica. Fra le altre cose, le istituzioni si ripercuo- tono sul capitale sociale (la mezzadria o i comuni medievali, che dovrebbero favorirlo, sono essi stessi istituzioni). Inoltre, possono condurre a perseguire determinate politiche econo- miche, che potranno risultare di beneficio per alcuni classi o gruppi sociali – quelli in una posizione dominante nell’assetto istituzionale di un dato Paese o regione – ma sono in realtà sbagliate per la comunità nel suo insieme.
Quando ci si sposta dalle differenze fra i Paesi a quelle fra regioni, a prima vista le istituzioni potrebbero non sembrare una determinante decisiva: all’interno di un singolo Paese, sotto l’ombrello di uno Stato nazionale, si può supporre che esse siano più o meno omogenee. Per dirla diversamente: se in Italia dopo l’Unità identiche istituzioni furono stabilite su tutta la penisola, come potrebbero spiegare la persistenza del divario Nord-Sud? Tuttavia le cose non sono così semplici – o perlomeno non in tutti i Paesi. Nel caso italiano, istituzioni politiche ed economiche, formali o informali, non sono state le stesse, nemmeno dopo l’Unità.
Possiamo prendere l’approccio proposto da Acemoglu e Robinson e provare a essere un po’ più precisi. Gli autori si concentrano su due tipi di istituzioni, politiche ed economi- che, sostenendo che possono essere alternativamente inclusi- ve (pro crescita), o estrattive; in aggiunta, sottolineano come sia importante non solo la loro struttura formale, ma anche il loro funzionamento fattuale. Ebbene, in Italia le istituzioni economiche non sono le stesse fra Centro-Nord e Sud. In quest’ultimo, per esempio, forme di crimine organizzato (la mafia, la camorra, più recentemente la ’ndrangheta) sono state attive sin dalla fine del diciannovesimo secolo, spesso in maniera pervasiva; queste sarebbero da considerarsi isti- tuzioni economiche formali (benché illegali) che impongono un diverso sistema di incentivi, di solito scoraggiando la libe- ra imprenditorialità e la concorrenza a favore di monopoli o