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| Editoriale |
Presidente Comitato Nazionale AICQ Salute e Sicurezza
ISO 45001: la nuova sfida
a marzo 2018 finalmente questo pianeta ha una nor-
ma internazionale sui sistemi di gestione che riguar-
D dano l’uomo.
È singolare pensare che la comunità tecnica internazionale
abbia sentito l’esigenza di prestare attenzione prima ai nostri
consumi (la prima ISO 9001 è del 1987), poi all’ambiente in cui
viviamo (la prima ISO 14001 è del 1996) e solo a marzo 2018
l’ISO ha pubblicato la prima norma internazionale sui sistemi di
gestione salute e sicurezza.
È vero che ISO ci aveva già provato a fine anni ’90 ma poi non
se ne fece nulla.
È vero che c’è ancora molta differenza tra i vari paesi per
quanto concerne le leggi dello stato in tema di salute e sicu-
rezza sul lavoro, ma forse ci si poteva muovere un po’ pri-
La nuova iSo 45001 ma. Trentuno anni di differenza tra la prima versione della ISO
ci dà un potente 9001 e la prima versione della ISO 45001 sono proprio tanti.
Vengono in mente tante domande sull’etica, sull’importanza
spunto per ripartire dell’essere umano, sulla sua centralità, su un tema che va tan-
to di moda: la “sostenibilità”.
con un’altra Chi si occupa di salute e sicurezza sul lavoro forse ha già fatto
il passaggio lasciandosi dietro il concetto ormai superato di
prospettiva “sostenibilità”; non c’è nulla che possa essere ritenuto “soste-
nibile” se il prezzo da pagare è in vite umane.
La nuova ISO 45001 si affaccia timidamente su questo tema
evitando di affrontarlo, seriamente.
Come diceva un carissimo amico responsabile di un ente di ac-
creditamento: “una certificazione ormai non si nega a nessuno”.
È a noi addetti ai lavori che viene dato il testimone per utilizza-
re la nuova norma in modo “etico” oppure in modo “sostenibi-
le”. E mi sento di dire che fare un audit “sostenibile” è molto più
comodo per la nostra coscienza, piuttosto che fare lo stesso
lavoro in modo “etico” pensando sempre al nostro obiettivo
primario: salvaguardare sempre la salute e la vita umana.
Se il nostro obiettivo è soltanto quello adempistico di mettere
“a posto le carte”, se non riusciamo a cogliere l’obiettivo pri-
mario, allora è meglio cambiare mestiere.
La nuova ISO 45001 ci dà un potente spunto per ripartire con
un’altra prospettiva, mettendoci dentro tutta la nostra com-
petenza, la nostra conoscenza, la nostra esperienza.
La nostra coscienza.
Diego Cerra
Presidente Comitato Nazionale AICQ Salute e Sicurezza
1 luglio / agosto 2018
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