Page 141 - Il Gruppo di Combattimento "Cremona" nella Guerra di Liberazione
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gli avvenimenti prendono μn'altra piega e la nostra illusione non tarda, purtroppo, a svanire I
Il Comando del Gruppo raccoglie le sue unità e provvede alla loro sistemazione ed al riordinamento dei reparti e dei materiali. Lavoro invero indispensabile, !')e si pensa che le tr~ppe del « Cre- mona H, partite il 23 aprile dalla zona di Ravenna-Mezzano con il solo necessario per vivere e per combattere, hanno compiuto, in soli sette giorni, .un'avanzata di oltre cento chilometri, superando, con scarsi ed inadeguati mezzi di circostanza, corsi d•acqua quali il Po, l'Adige, il Bacchiglione, il Brenta, e numerosi canali, tal- volta più difficili degli stessi fiumi, e combattendo quasi dovunque per superare le ostinate resistenze nemiche.
Quest'ultima fase della guerra di liberazione assume, è vero, le caratteristiche della guerra di movimentò e, talvolta, quelle di un rapido inseguimento; ma non per questo diventa una passeggiata. Prova ne !')Ìache, anche durante l'ultima fase, il «Cremona». cat- tura circa 2600 prigionieri t~deschi ed ,un ingente quantitativo di armi, munizioni e materiali \'.ari.
Imprecisate le perdite inflitte al nemico in morti e feriti ; ma senza dubbio. elevate, specialmente a Cavarzere, dove i fanti del 21°, nei giorni 26 e 27 aprile, dovettero assaltare i ben protetti capisaldi tedeschi, sprezzando, con indomito coraggio, ogni insidia ed ogni pericolo.
Da parte nostra !'liebbero 8 morti e 35 feriti. Perdite modeste, specialmente se paragonate a quelle i3ubìte dal nemico; ma pur semprè dolorose e che possono trovare un efficace conforto soltanto nella certezza che il «Cremona» ha effettivamente offerto, per la liberazione dell'Italia del nord, tutto il contributo possibile.
Difficoltà di ogni genere si sono dovute, infatti, affrontare e superare in ogni campo. Ognuno, animato dal sacro sentimento del dovere, ha impegnato t_utte le sue forze spirituali e materiali per il conseguimento della vittoria, ·alla quale hanno senza dubbio con- tribuito i Capi; ma che è stata resa possibile dall'abnegazione, dalla disciplina e dal valore dei nostri soldati.