Page 205 - Il Gruppo di Combattimento "Cremona" nella Guerra di Liberazione
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voli.
Né l'ambiente della Sardegna era in quel momento il più adat-
to per chi vi giungesse con l'animo agitato da fermenti e reazioni del genere: vi dominava infatti un diffuso stato di perplessità, di sfiducia e di demoralizzazione, che la incertezza e la staticità della situazione concorrevano ad aggravare di giorno in giorno.
Il prolungarsi di tale situazione deve in gran parte attribuirsi al non chiaro atteggiamento assunto nei nostri confronti dalle Autorità militari alleate, le quali, dopo aver accettato e sollecitato la nostra cooperazione sui campi di battaglia nell'ardua fase ini- ziale degli sbarchi e delle prime contrastate occupazioni, non appena queste avevano potuto consolidarsi, s'erano mostrate pro- clivi a retrocedere i nostri combattenti alla più modesta ed oscura funzione di "truppe ausiliarie".
Gli undici mesi circa durante i quali la Divisione "Cremona" rimase in Sardegna, sarebbero dovuti essere contrassegnati dalla attività ricostruttiva più intensa e incessante, nell'intento di metter in grado la Divisione stessa di tornare quanto prima sul campo di battaglia, in condizioni di perfetta efficienza. Ma in realtà essi fini- rono invece col risultare addirittura dannosi proprio agli effetti di quell'auspicata ricostruzione, con innegabile vantaggio per l'inte- resse nazi-fascista.
Durante la permanenza in Sardegna, i reparti della "Cremona", oltre a disimpegnare incarichi vari di carattere contingente (servi- zi di ordine pubblico, di guardia, di vigilanza, di manovalanza, ecc.) dovevano provvedere al riordinamento degli organici, dei materiali, delle dotazioni, degli uomini, nonché a perfezionare l'addestramento della truppa, con particolare cura per quello dei sottufficiali di leva, dei graduati e degli specializzati.
In effetti, nel novembre 1943, la 90° legione della M.V.S.N. venne trasformata in 321° reggimento fanteria "Cremona"; ma nel maggio successivo, in sede di revisione organica, i reparti del 321° reggimento fanteria furono disciolti, sostituendoli con il III batta- glione del 21° reggimento fanteria e col III battaglione del 22° reg- gimento fanteria: la Divisione risultò così composta di tre reggi- menti di fanteria, su due battaglioni ciascuno; infine, nel settembre 1944, il 321° reggimento fanteria venne sciolto, e i due battaglio- ni che lo costituivano tornarono a riprendere l'antica loro sede
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