Page 207 - Il Gruppo di Combattimento "Cremona" nella Guerra di Liberazione
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  partecipazione alla Guerra di liberazione, il Capo dello Stato Maggiore Generale, Maresciallo Messe, e il Capo dello Stato Maggiore dell'Esercito, Generale Berardi, avevano ripetutamente proposto d'impiegare la Divisione "Cremona", che consideravano come una delle migliori. (14)
La Missione militare alleata quando si trattò di dare incremen - to, prima al Raggruppamento motorizzato, e poi al C.I.L., aveva preferito attingere gli elementi da varie unità combattenti (paraca - dutisti, alpini, bersaglieri, arditi, marinai...), forse per imprimere al Corpo Italiano di Liberazione un più accentuato carattere di selet- tività.
Ma intanto le varie predisposizioni emanate a più riprese in vista di un immediato impiego della Divisione "Cremona" e il mancato concretarsi di esse avevano finito col provocare nei vari reparti di questa Divisione uno stato di attesa e di disorientamen- to, aggravato vieppiù dall'alimentazione insufficiente e dalle con- dizioni d'equipaggiamento veramente pietose in cui la truppa era venuta riducendosi (fra l'altro le scarpe erano state quasi comple- tamente sostituite da zoccoli). Tutto ciò creava un crescente senso di disagio e d'insofferenza, del quale non tardarono ad approfitta- re i mestatori, per esplicare la propria opera deleteria.
La Sardegna non aveva provato i soprusi e le durezze dell'oc- cupazione nazista, mentre - per effetto del suo carattere insulare e delle contingenti difficoltà nelle comunicazioni - era rimasta quasi del tutto all'oscuro di quanto accadeva in quel frattempo nella zona occupata della penisola: ciò spiega il perdurare d'una generi - ca disposizione non dichiaratamente ostile verso i tedeschi. Anche tale atteggiamento di carattere veramente platonico, venne sfrutta - to scaltramente dalla propaganda nazifascista, per diffondere voci, destinate ad aggravare il malcontento e la demoralizzazione fra le truppe italiane, nonché, se possibile, a suscitarvi reazioni"
Qui finisce la citazione del Generale Musco.
Il travaglio della Divisione a tutti i suoi livelli nel periodo successi- vo alle positive operazioni in Corsica, durante il troppo lungo perio-
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