Page 215 - Il Gruppo di Combattimento "Cremona" nella Guerra di Liberazione
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di procedere direttamente al loro arruolamento.
Da parte delle Autorità militari alleate vi fu inizialmente qual-
che resistenza nell'accettare il principio dell'arruolamento diretto che parve un pò troppo ... rivoluzionario; tuttavia, una volta deciso di saltare il fosso, lo stesso principio venne senz'altro esteso anche agli altri Gruppi di combattimento, seppure con modalità diverse.
I Gruppi "Friuli", "Legnano" e "Folgore" si preoccuparono soprattutto di conservare inalterata la tradizionale fisionomia dei reparti, e decisero quindi d'immettervi percentuali più o meno ele- vate di volontari ex partigiani, solo dopo che questi fossero rego- larmente istruiti e opportunamente selezionati presso il Centro d'addestramento di Cesano.
Nel "Cremona" invece - dove il problema di fondo era quello di colmare al più presto i larghi vuoti verificatisi negli organici - furono addirittura immesse integralmente varie bande di partigia- ni umbri, emiliani, romagnoli, toscani, le quali vennero pratica- mente a completare i ranghi delle unità di fanteria, nella misura nella media di oltre il 60%.
Si trattò dunque di un esperimento che non trova riscontro nep- pure nella storia delle nostre quattro Guerre d'Indipendenza.
Nel gruppo di combattimento "Cremona" l'elemento ex parti- giani fu invece immesso in così larga misura e con modalità così sbrigative, da diventare in poche settimane numericamente pre- ponderante, pur non ignorandosi com'esso fosse costituito dalla stragrande maggioranza da seguaci delle più estremiste ideologie (tra i quali si celava persino un buon numero di individui con un carico specifico di propaganda e di proselitismo nelle file dell'Esercito).Come già s'ebbe occasione di accennare, la situa- zione iniziale fu anche sensibilmente aggravata dall'impegno, assunto dai Superiori Comandi, di lasciare inalterata la forma - zione originaria d'ogni singola banda...
Fu un compito strordinariamente difficile, delicato e comples- so, quello che il rapido afflusso dei volontari ex partigiani venne ad imporre a tutti i quadri di fanteria del Gruppo di combattimen - to di "Cremona", e in particolare modo ai Comandanti di reggi- mento: un compito che non lasciava requie nè di giorno nè di notte, creando incessantemente problemi del tutto nuovi e impre- visti, di cui solo chi aveva il dovere immediato e la diretta passi-
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