Page 219 - Il Gruppo di Combattimento "Cremona" nella Guerra di Liberazione
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Colonnello, fecero a gara nel cercare di fargli comprendere la loro sincera e profonda mortificazione per l'accaduto".
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Si confida che quanto tratto dal libro del generale Musco come già precedentemente accennato, abbia contribuito a far conoscere meglio le difficoltà incontrate dalla "Cremona" nel trasferimento dalla Corsica al Continente e nella trasformazione da Divisione a Gruppo di Combattimento nonchè a fornire un'idea dei problemi connessi all'introduzione nelle unità dei complementi volontari ed a quell'aspetto particolare che si era venuto manifestando rappre- sentato dalla piaga delle diserzioni.
Difficoltà iniziali: molte. Alcune rimasero purtroppo fino alla fine. Resta certo, però, che il Gruppo di combattimento
"Cremona "per merito dei suoi elementi anziani, i veterani, come per merito - bisogna riconoscerlo - degli elementi volontari, partigiani e non, immessi man mano nelle unità fino alla fine della guerra, ha dato, alla prova del fuoco, esempio di compattezza, di forza, di coraggio e di determinazione nel perseguire, combattendo valorosa- mente, gli obiettivi assegnati, guadagnando simpatia e stima da parte delle più elevate autorità alleate ricevendone plauso ed elogio, e meritando la riconoscenza - si spera - del popolo italiano (alleg.11)
Uincidente di Piove di Sacco
Quanto accadde il 16 maggio 1945, in occasione della visita al Gruppo di Combattimento "Cremona"da parte del Luogotenente Generale del Regno S.A.R. Umberto di Savoia, è il secondo degli argomenti cui ho fatto cenno all'inizio di queste 'note aggiuntive' Per introdurre l'illustrazione dei fatti niente di meglio che ricorre- re ancora una volta al generale Musco ed esattamente a quanto Egli
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