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20 GFDS 42 • Conoscere • MINIDIFFUSORE LS3/5A
diffusore è della prima o della seconda generazione, segnalia- mo che le indicazioni riportate dalla targhetta posteriore non sono sempre veritiere. Si sa infatti che le prime LS3/5A a 11ohm riportavano ancora la vecchia targhetta indicante 15ohm: ad esempio, ci risulta che, per il prodotto Rogers, tale discrepanza si verificò per i numerosissimi diffusori con numero di matricola nell’intorno di 30.000.
A conclusione della disamina, segnaliamo che attualmente le LS3/5A originali non sono più prodotte e non potrebbero peral- tro esserlo non venendo più costruiti dalla KEF i trasduttori che le equipaggiavano: infatti le Stirling, ora sul mercato, seppure sempre identificate dalla medesi- ma sigla con l’aggiunta di “V2”, sono sensibilmente diverse dalle casse originali; ciò non vuol dire che non siano comunque ottime e consigliabilissime, ma, lo ripe- tiamo, sono diverse.
Dovendo acquistare oggi una coppia di LS3/5A usate, darem- mo di certo le preferenza alla seconda serie (quella a 11ohm), se non altro per la disponibilità dei ricambi che, se problematica in generale, diventa un’impresa totalmente disperata per gli esemplari di prima generazione. Poiché siamo in argomento ricambi, segnaliamo che gli alto- parlanti sono discretamente robusti, anche se di certo non disposti ad accettare eccessivi sovra pilotaggi. In particolare il woofer, allorquando si eccede col volume, comunica in modo incontrovertibile la sua sofferen- za con il classico rumore dovuto al raggiungimento del fine corsa: è estremamente importante, quando ciò accade, limitare la potenza poiché, insistendo, l’al-
toparlante si può danneggiare irrimediabilmente. Altrettanta attenzione va riservata al tweeter il quale, seppure con minore facilità del suo collega, può rom- persi per l’interruzione della bobina mobile, purtroppo senza alcun preavviso che lasci suppor- re che si sta esagerando. Attenzione anche al clipping del- l’amplificatore, il quale, segnata- mente se a semiconduttori, può in tale modalità generare armoni- che di alto ordine che letteral- mente polverizzano il tweeter in un battibaleno.
LS3/5A: UTILIZZIAMOLE
AL MEGLIO
Sfruttare bene le possibilità di un diffusore significa interfacciarlo al meglio, cioè collocarlo oppor- tunamente in ambiente e sceglie- re l’elettronica di pilotaggio ad esso massimamente adeguata.
In merito al primo di questi aspetti, senza dubbio la compat- tezza della LS3/5A aiuta non poco nell’installazione: nessuna delle distanze cui tipicamente va prestata particolare attenzione (dal fondo, dalle pareti laterali e dal punto di ascolto) deve essere ritenuta critica; d’altra parte, per spiegarsi tale assenza di criticità, basta riflettere sul fatto che uno dei capitolati di progetto era pro- prio quello che il sistemino resti- tuisse il suo suono al meglio già in uno dei furgoni attrezzati della BBC. Giusto volendo dare delle indicazioni di massima, evite- remmo di addossare eccessiva- mente alla parete di fondo la nostra piccola LS3/5A e ciò sia per favorire la profondità della scena, sia per evitare un eccessi- vo rinforzo delle frequenze più gravi. Quest’ultima asserzione potrebbe apparire paradossale, se non addirittura folle: un sistema
così piccolo non può che avere pochi bassi e dunque perché rinunciare alla riflessione poste- riore ed eventualmente anche a quella dell’angolo per accrescer- li? Con la LS3/5A non funziona così: già il costruttore ha previsto una leggera gobba della risposta nella zona del calore e laddove il woofer non emette più, sostan- zialmente al di sotto dei 60Hz, non vi è parete che possa inven- tare ciò che non c’è. Dunque posizioniamo il piccoletto ad almeno una settantina di centi- metri dal fondo ed altrettanto, se non di più, dalle pareti laterali; in ogni caso, aumentare queste distanze fino ad un raddoppio ed oltre, secondo la nostra esperien- za, non può che migliorare ulte- riormente la scena senza penaliz- zare più di tanto altri parametri. La posizione ottimale del punto di ascolto è a circa due metri dai diffusori che, essendo minuti, non risulteranno alla vista invasi- vi neppure se collocati tanto vici- ni. È lapalissiano che qualora si optasse per una distanza anche molto maggiore, ben al di sopra dei tre metri, non vi sarebbero reali controindicazioni ma si andrebbe incontro a due poten- ziali problemi: il primo riguarda, come ovvio, l’intensità dell’e- missione poiché il diffusore è a tal riguardo piuttosto limitato (arrivando al massimo solo a poco più di 95dB sulle frequenze centrali, dato questo rilevato ad un metro di distanza), mentre il secondo riguarda l’ambiente. Infatti, più ci si discosta dalla fonte principale del suono, più pesano le riflessioni, segnata- mente quelle relative alle pareti laterali; ciò impone grande atten- zione nei confronti dell’arredo della sala di ascolto, per evitare di inquinare l’estrema pulizia e raffinatezza della LS3/5A.

























































































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