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44 GFDS 42 • Valutare • SPENDOR S3/5R II
della North Star, otto-nove volte più costoso. Le amplificazioni sono costituite dall’Onix A55, un integrato a transistor con 55 Watt per canale, dal suono incredibilmente dinamico e musicale per la sua classe di prezzo (599 euro); l’integrato a val- vole Mastersound Dueventi SE: 20 Watt in clas- se A generati da due EL34 per canale in single ended parallelo (2.280 euro); l’integratino Pathos Inpol Remix, un gioiellino ibrido con 10 Watt in classe A per canale, che non cessa di stupirmi sia per la qualità del suo suono, sia per la facilità con cui pilota qualsiasi diffusore (5.990 euro); infine la coppia pre e finali North Star: pre Linestage SE, a stato solido, dal suono veloce e dettagliato (2.650 euro) e finali Monoblock, due monofonici a transistor da 100 Watt di cui 10 in classe A (5.300 euro la coppia). Come supporti utilizzo i Solidsteel SS7, capaci di esaltare sia il corpo che la velocità del suono. Cablaggio White Gold, per essere sicuro che nessuna informazione vada persa prima di giungere ai diffusori. Come riferi- mento uso le Sonus Faber Minima.
Se mi sono dilungato nel descrivere le elettroni- che e i complementi utilizzati, è perché desidero che risulti chiaro che ho trattato gli S3/5R2 come diffusori di rango, capaci, nonostante il prezzo contenuto, di valorizzare a dovere non solo gli ampli per loro “logici” come l’Onix, ma anche quelli di costo e qualità molto superiori. Con tutte le combinazioni, infatti, i piccoli Spendor mettono
in luce un’eccellente coerenza, una grande accura- tezza timbrica, un’elevata trasparenza, un ottimo bilanciamento tonale e una sorprendente dinami- ca. E già queste sono le doti di un “signor” diffu- sore. Poi c’è la capacità, che a me piace molto, di lasciar intravedere con chiarezza la personalità sonica delle elettroniche a monte. E anche questa è una caratteristica dei grandi diffusori, anzi, è una di quelle che, a mio parere, ne definiscono la classe: non imporre mai un proprio suono, ma avere una sufficiente sensibilità per saperlo ade- guare al carattere degli impianti. Se un diffusore suona sempre allo stesso modo, credetemi, non è un grande diffusore. Certo, ci devono essere delle costanti nel suo suono, perché pure lui deve avere la sua personalità, ma questa deve riuscire a valo- rizzare anche quella dei suoi compagni di impian- to, altrimenti la giocosa arte della formazione di una catena hi-fi non avrebbe senso.
Così con l’Onix e l’Advance Acoustic gli S3/5R2 danno vita ad un impiantino di grande equilibrio, estremamente musicale, con un’ottima gamma media, una dinamica di prim’ordine e a una sor- prendente resa delle basse frequenze, che fanno dimenticare di essere di fronte a dei minidiffusori. In effetti, è difficile che mentre si ascolta venga il desiderio di qualcosa di meglio, finchè non si cambia, per esempio, la sorgente. Col Sistema 192 il suono guadagna udibilmente in autorevo- lezza, finezza di grana, ariosità e ricchezza. Merito della North Star, sicuramente, ma merito anche dei nostri Spendor che dimostrano chiara- mente come si possa rimanere fedeli a se stessi pur adeguando il livello di qualità del proprio suono a quello dei componenti a monte.
La combinazione con il Mastersound è di un’inso- spettabile raffinatezza, che valorizza la trasparen- za, la levigatezza e la fluidità di emissione e aggiunge un filo di calore a quello che già di loro questi Spendor possiedono. La gamma media e alta sono quelle che maggiormente traggono beneficio dalla cura valvolare, grazie alla lumino- sità suadentemente soffusa e all’eccellente ariosi- tà. La gamma bassa, dal canto suo, non perde nulla né in estensione, né in articolazione. Davvero un grande risultato.
Ma la vera sorpresa l’ho avuta con il Pathos. Vi ho già detto che questo integratino, coi suoi 10 Watt per canale, non ha davvero paura di nulla, ma non ero preparato al risultato sonico ottenibile con gli S3/5R2. La grana è finissima, la gamma
Il crossover, minimalita e di qualità.