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48 GFDS 42 • Valutare • MONITOR AUDIO GX 50
UN BIANCO ABBAGLIANTE
La moda dei diffusori candidi va diffondendosi. Motivo per cui i GX 50 includono nella gamma di finiture disponibili un bianco lucidissimo che è proprio la colorazione degli esemplari giunti in redazione. Sinceramente a me non fa impazzire, anche se immagino possa essere la scelta migliore per gli ambienti decorati più modernamente. I dif- fusori possono essere ottenuti anche in una veste più classica: laccatura piano, ebano, quercia e bubinga. Quest’ultima è un’essenza originaria dell’Africa centrale, caratterizzata esteticamente da marezzature molto particolari e da un peso spe- cifico parecchio elevato. E’ utilizzata di frequente in liuteria.
Le cornici cromate che circondano gli altoparlanti, però, trovano forse l’abbinamento migliore proprio con la verniciatura bianca, risultando forse più vistose del dovuto con le altre finiture.
Il diffusore evidenzia a colpo d’occhio la sua appartenenza a un segmento sopra la media per via della conformazione del cabinet. E’ a pianta trape- zoidale, rastremato verso la parte posteriore, e ulteriormente caratterizzato dalla stondatura degli spigoli verticali.
La membrana del woofer da 13 cm è realizzata in un materiale inusuale, sul quale il costruttore inglese ha puntato parecchio per caratterizzare ulteriormente le prestazioni dei suoi diffusori. Si tratta di una lega di alluminio e magnesio, ricoper- ta da uno strato in ceramica, secondo la tecnologia denominata C-Cam. L’abbiamo già incontrata in occasione della prova del modello BX 5, del quale ha caratterizzato la sonorità in maniera particolar- mente positiva.
In questo caso, trattandosi di un altoparlante desti- nato a una serie di vertice, le sue caratteristiche sono se possibile ancor più estremizzate. A iniziare dalla realizzazione della membrana, in solo pezzo. Il profilo concavo non ha quindi interruzioni nella sua continuità, in genere dovute all’apposizione del parapolvere, del quale non c’è bisogno, essen- do questo integrato nella membrana stessa. La bobina è di diametro notevole, a vantaggio della tenuta in potenza. La membrana riporta inoltre delle stampigliature atte a irrigidirne ancor più la struttura, a vantaggio delle caratteristiche meccani- che, già ragguardevoli per via del materiale utiliz- zato nella sua costruzione.
Il magnete ha dimensioni e peso considerevoli per un altoparlante di diametro simile, mentre il
cestello in materiale pressofuso è caratterizzato da ampi spazi per il deflusso dell’aria mossa dalle facciate posteriori della membrana e del centrato- re, malgrado non disponga di razze dalla confor- mazione aerodinamica.
Sempre per quel che riguarda la membrana, è da notare la ripiegatura sul margine esterno atta a migliorarne ulteriormente le caratteristiche mecca- niche, mentre la cerniera, in gomma butilica, è montata curiosamente capovolta.
Un’ulteriore prerogativa da segnalare riguarda l’accoppiamento dell’altoparlante al cabinet, non realizzato per mezzo delle solite viti posizionate sulla flangia, ma per mezzo di una grossa barra metallica che va a inserirsi direttamente nella fora- tura filettata praticata al centro del magnete.
Del tweeter va segnalata ancora una volta la mem- brana a nastro, realizzata nel materiale C-Cam già descritto, di spessore ultrasottile. Questa tipologia di altoparlanti adotta un diaframma pieghettato, immerso all’interno di un campo di grande forza, che nella fattispecie è prodotto da un magnete alle terre rare, realizzato in ferro, neodimio e boro. La membrana fa sia da diaframma che da bobina mobile, per un peso totale che nella fattispecie è di appena 18 milligrammi. Ne consegue una maggio- re reattività agli impulsi e un’estrema facilità nel seguire l’andamento della riproduzione. Di qui transienti più pronti sia per il fronte di salita che per il decadimento, e in generale la capacità di riprodurre fin nei dettagli più sottili il contenuto del segnale che giunge all’altoparlante.
L’estrema leggerezza della membrana comporta un’estensione della risposta in frequenza che va ben oltre i limiti di solito attribuiti ai tradizionali altoparlanti a cupola, che in questo caso arriva a 60 kHz stando ai dati dichiarati dal costruttore. L’altoparlante è protetto da una rete metallica ina- movibile, a salvaguardia della delicata membrana. Anche il tweeter è accoppiato al cabinet mediante una barra metallica. La si intravvede dal retro del diffusore, all’interno del tubo di accordo reflex del woofer mid. Quest’ultimo è realizzato secondo la tecnologia HiVe, che prevede solcature rettilinee ricavate nella parte interna del condotto, che secondo il costruttore riducono le turbolenze e aumentano la velocità di scorrimento dell’aria al suo interno, in modo tale da migliorare la potenza di emissione delle frequenze basse e il comporta- mento ai transienti.
Il crossover è realizzato a partire da componenti di