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assenza di distorsione, traspa- renza ed efficienza che ha l’AMT di Heil. Allora come fare per realizzare non tanto un tre vie da pavimento, impresa anco- ra più ardua, ma almeno un due vie da stand? L’unica possibilità è quella adottata dal costruttore svizzero Precide che accoppia l’AMT con un midwoofer a cono molto rigido, molto veloce, molto dinamico e dall’elevata sensibilità. Ma per quanti sforzi possa fare questo driver tradizio- nale, rimane sempre più lento del mid-tweeter del dott. Heil. Resta il fatto che la realizzazio- ne dell’azienda svizzera risulta comunque tanto interessante, con risultati sonori notevolissi- mi. Per chi fosse interessato, il collega Bonavia ha redatto per Fedeltà del Suono, sul numero 137, un bell’articolo sul modello Aulos II dell’AMT (questo è il marchio con cui viene commer- cializzato il prodotto). L’aspetto meno riuscito di quella realizza- zione è, secondo me, quello estetico; quei bookshelf risulta- no, per i miei gusti, molto poco digeribili, somigliando, come citato da Bonavia, a delle gab- biette per uccelli. La casa costruttrice ha deciso di immet- tere sul mercato questo nuovo modello, le Aulos II appunto, poiché immagino che le prece- denti e più tradizionali Aulos con il trasduttore di Heil allog- giato sul frontale di un classico cabinet, non permettevano al componente dipolare di espri- mersi anche posteriormente, perdendo gran parte della sua magia. La posizione del woofer da 16 cm, inclinata di 45 gradi, con il mid-tweeter posto a ridos- so, consente da avvicinare il più possibile i due centri di emissio- ne. Quando il trasduttore di Heil fece la sua comparsa sul merca-
to, nella prima metà degli anni settanta si ebbe, da un lato, l’in- telligenza di metterlo a lavorare in aria libera e non all’interno di un cabinet, ma anche l’incauta idea di abbinargli un woofer grande e lento. Pensate che scol- lamento poteva esserci fra un’automobile sportiva quale era il componente planare e il trattore costituito da un grande e lento woofer a cono. Nonostante questa evidente difficoltà soni- ca, il sistema ebbe ugualmente successo, poiché gli appassiona-
ti apprezzarono le enormi poten- zialità del trasduttore del dott. Heil. Il costruttore di allora, l’a- mericana ESS, corse così ai ripari, dividendo il range ripro- dotto dal precedente woofer in due regioni, un’assegnata ad un più piccolo e dinamico woofer, e un’altra assegnata ad un agile midrange con un taglio in fre- quenza un poco più alto (1.500 Hz), entrambi collocati in cabi- net con volumi diversi e separa- ti. Nacque così il modello ESS AMT 330. E fu subito storia.
GFDS 42 • Conoscere • OSKAR HEIL 11
Particolare del mid tweeter di Heil nell’attuale versione svizzera disponibi- le in commercio. Notare il sistema planare con le lamelle disposte in posi- zione verticale.






























































































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