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ALINARI












                                                                      GRANGER/ALINARI



                                                                       ARTE MILITARE
                                                                       L’assedio di Tolone (occupata da
                                                                       monarchici e inglesi) nel 1793:
                                                                       Bonaparte riuscì a conquistare la
                                                                       città e si mise in luce.

            RADICI            Fin dove vuoi arrivare? “Al tempo del Consola-  cia senza sapere una parola di francese, viene trat-
           La casa natale di   to (1799-1804) alcuni veri amici mi domandavano,   tato male dai compagni e matura una voglia di ri-
           Napoleone ad
           Ajaccio, in Corsica,   con le migliori intenzioni e per potersi regolare, dove   scatto nei confronti di quel mondo che sente ostile.
           in un dipinto    volevo arrivare. Risposi sempre che non lo sapevo. Ne   Ma credere che all’epoca già progettasse di diventa-
           ottocentesco.    rimanevano colpiti, forse delusi e tuttavia dicevo loro   re imperatore è del tutto improbabile: il successivo
                            la verità. Più tardi, nel periodo dell’Impero, [...] mol-  scenario storico non era prevedibile, perché la rivo-
                            ti visi sembravano pormi la stessa domanda e io avrei   luzione sarebbe scoppiata solo una decina di anni
                            potuto dar loro la stessa risposta. Non ero padrone del-  dopo», spiega Vittorio Criscuolo, docente di Storia
                            le mie azioni perché non ero così folle da voler forza-  moderna all’Università di Milano e tra i maggiori
                            re gli avvenimenti secondo il mio sistema, al contrario   studiosi italiani di Napoleone.
                            piegavo il mio sistema sul contesto imprevisto degli av-  Sul carattere di Bonaparte è stato detto di tutto:
                            venimenti”, scrisse nel suo Memoriale di Sant’Elena.   alcuni sostengono che soffrisse di bipolarismo, co-
                              La parola di Bonaparte, che seppe usare al me-  me molte menti geniali del passato e del presente,
                            glio le bugie o l’addomesticamento della real-  mentre lo psicoanalista Alfred Adler (1870-1937)
                            tà per rincorrere il potere, non è sempre attendi-  diede il suo nome a una forma specifica di comples-
                            bile. Ma stavolta il generale non si discosta trop-  so d’inferiorità, la “sindrome del nano”. Di sicuro
                            po dalla verità. Incerto sull’avvenire, era però con-  Bonaparte era dotato di una bella dose di megalo-
                            vinto, come diceva spesso, che “nello zaino di ogni   mania ed egocentrismo, coltivati fin dalla più tene-
                            soldato si trova un bastone da maresciallo”. Inten-  ra età insieme alla volontà implacabile di superare
                            deva dire che tutti in Francia, dopo la rivoluzio-  ogni ostacolo a dispetto di chi lo aveva disprezzato.
                            ne, avevano la possibilità di farcela secondo le pro-  A questo incandescente mix caratteriale, che lo por-
                            prie capacità, a prescindere dalla nobiltà della lo-  tò a indossare la corona di imperatore, si aggiunse
                            ro nascita. E lui ne era l’esempio più lampante.    l’abilità militare.
                            Malinconico e arrogante, egocentrico e un po’ com-  In campo. Fu la Rivoluzione francese (1789)
                            plessato, sognatore e realista, ma soprattutto “stra-  a dargli la possibilità di imporsi con una serie di
                            niero” (era nato nel 1769 in Corsica) in casa degli   trionfi militari, soprattutto negli anni successivi,
                            oppressori della sua terra, Napoleone era un uomo   durante la guerra civile. Leggenda vuole che, il 5 ot-
           CONSOLE          dalle mille contraddizioni.                tobre del 1795, il còrso avesse spazzato via a colpi
           A VITA             Rancori e ambizioni. Il futuro imperatore dei   di cannone i monarchici insorti contro il Diretto-
           Napoleone ritratto   francesi pare fosse stato un bambino vivace, mem-  rio, l’organo di governo collegiale allora a capo del-
           da Antoine-Jean   bro di una famiglia di non altissimo rango. Poco   la Francia. Quest’impresa segnò l’inizio del viaggio
           Gros dopo l’elezione
           a primo console,   brillante negli studi, durante la difficile adolescenza   che lo avrebbe portato al potere assoluto.
           nel 1799 a seguito   nel collegio militare francese di Brienne-le-Châte-  Cinque mesi dopo, nominato comandante gene-
           del colpo di Stato   au si era rifugiato nei libri degli autori classici latini,   rale dell’Armata d’Italia, sconvolgendo tutti i piani
           che pose fine alla
           fase rivoluzionaria.   tra i suoi eroi, i grandi romani alla Giulio Cesare.   del governo sconfisse gli austriaci a Lodi il 10 maggio
           Nel 1802, la carica   «Si è molto considerata la psicologia di Napo-  1796 e l’anno dopo strinse una tregua col trattato
           divenne a vita.   leone, ragazzino di nove anni che sbarca in Fran-  di Campoformio. “Solo dopo Lodi”, annotò il ge-
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