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ANTICO EGITTO

                A tu per tu con i “fantastici quattro”: i FARAONI del Nuovo
                  Regno che fecero dell’Egitto di 3.500 ANNI FA un impero

                                potente e uno scrigno pieno di TESORI

                     L’ETÀ D’ORO










                     he cosa vi viene in mente   In pratica, erano considerati divinità e   E agli artisti che chiamò a realizza-
                     quando  pensate  all’antico   il loro volere non si poteva discutere.    re questa residenza “faraonica” impo-
                     Egitto? Le piramidi, certo. E                              se un nuovo stile artistico, imprimen-
           Cpoi? I grandi templi di Kar-      Thutmosi III,                     do il suo “marchio di fabbrica” al Nuo-
            nak, Abu Simbel, le spettacolari tombe   il grande conquistatore    vo Regno: per la prima volta, infatti,
            della Valle dei Re. Cioè i più grandiosi   Il secondo dei “fantastici quattro” si   sculture e pitture mostrarono il fara-
            monumenti del Nuovo Regno. La plu-  chiamava Thutmosi III e, intorno al   one in scene di vita familiare. L’Egit-
            rimillennaria storia dell’Egitto è una sto-  1440 a.C., fece dell’Egitto una super-  to scoprì così l’intimità e, in fondo, l’u-
            ria di alti e bassi. E se le piramidi sono il   potenza militare. Il faraone, sempre in   manità dei faraoni. Ma presto ne avreb-
            simbolo dell’Antico Regno di 5mila an-  prima linea, portò a termine 17 cam-  be scoperto anche la megalomania.
            ni fa, Karnak e Abu Simbel lo sono di   pagne di conquista. Assedio dopo as-
            quell’età dell’oro, passata da 3.500 anni   sedio, sconfinò oltre il Sinai e impo-  Ramses il Grande,
            e che oggi chiamiamo appunto Nuovo   se l’autorità egizia nell’area siro-pale-  palazzinaro infaticabile
            Regno. Niente di tutto quello che pos-  stinese e infine puntò verso l’Eufrate   Dopo Akhenaton fu la volta della di-
            siamo ammirare ad Abu Simbel e Kar-  arrivando a Karkemis, tra Siria e Tur-  nastia dei Ramessidi che culminò nei 67
            nak, però, esisterebbe senza i “fantastici   chia. Attenzione, però: le sue conqui-  anni di regno dell’ultimo dei “fantasti-
            quattro”, i faraoni che resero ricco e po-  ste, che coincidono con la fase più im-  ci quattro”: Ramses II (dal 1280 a.C.). Il
            tente il regno del Nilo: Ahmose, Thut-  perialista della storia egizia, non furo-  faraone, che, a credere alle iscrizioni an-
            mosi, Akhenaton, Ramses il Grande.   no merito soltanto del suo talento mili-  tiche, visse 90 anni, ebbe 77 mogli e ol-
                                              tare, ma anche dell’eredità lasciata dagli   tre 100 figli, è famoso per la costruzione
            Primo: fuori gli stranieri        Hyksos, come i potenti carri da guer-  di edifici monumentali in tutto l’Egitto.
            dalla terra dei faraoni           ra e le indistruttibili armi in bronzo.   Ma anche per la devozione verso Neferta-
             Il primo dei quattro è anche il meno                               ri (“Bella fra le belle”), la sposa prediletta
            famoso. Eppure tutto cominciò con lui.   E poi arrivò lui: l’artista     a cui dedicò una tomba da sogno. Un ve-
            Fu Ahmose (1530 a.C. circa) il fondatore   eretico che adorava il Sole  ro gesto d’amore per un egizio.
            della XVIII dinastia, la prima del Nuovo   Dopo 54 anni di regno, Thutmosi III   Riconquistò terre perdute e manten-
            Regno. Quel poco che ne sappiamo ba-  morì lasciando l’Egitto grande e potente   ne il dominio sulla Nubia (e sulle sue mi-
            sta a garantirgli un posto d’onore tra le   come non mai. A raccoglierne l’eredità,   niere d’oro). Riaprì i cantieri, i più grandi
            teste coronate del Nilo. Fu il suo eserci-  quasi un secolo dopo, Amenofi IV che   mai visti nella Valle del Nilo: dalla nuova
            to a finire il lavoro iniziato dal predeces-  intorno al 1340 a.C. impose il culto di   capitale, Pi-Ramses (nel Delta), al gran-
            sore Kamose: liberare l’Egitto dagli stra-  Aton e cambiò nome in Akhenaton (“lo   dioso tempio di Abu Simbel, destinato a
            nieri Hyksos ricacciandoli verso Orien-  Spirito utile ad Aton” o “Colui che è uti-  intimidire i Nubiani al Sud.
            te dopo quasi due secoli di dominazione.   le ad Aton”). Ma l’Egitto non era pron-  Fu un faraone megalomane, ossessio-
             Fu il risveglio da un lungo torpore.   to, la rivoluzione religiosa fallì e il regno   nato dall’idea di celebrare se stesso. Du-
            Quando l’Egitto riconquistò la sua unità   arrivò sull’orlo di una guerra civile. Tra-  rante il suo lungo regno ebbe tutto il tem-
            sotto la XVIII dinastia, Tebe, città nata-  sformare un politeismo millenario nella   po, e le risorse, per imporre un culto della
            le di Ahmose, divenne la nuova capitale.   supremazia di una divinità non era cosa   personalità testimoniato da statue colos-
            «Da questo momento», scrive l’egittologo   da poco. Fu vero monoteismo? Non pro-  sali le cui incisioni chiedevano “che tutto
            francese Christian Jacq nel saggio L’Egit-  prio. Eppure il primo grande culto di un   l’universo si sottomettesse a lui”. Le stesse
            to dei grandi faraoni (Mondadori), «i fa-  solo dio, quello degli Ebrei, potrebbe es-  parole potrebbero valere per l’Egitto dei
            raoni del Nuovo Regno si presenteranno   sersi ispirato a quell’esperienza. Akhena-  “fantastici quattro”.   •
            come emissari esclusivi del dio Amon».  ton fece costruire da zero la sua capitale.       Paola Panigas


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