Page 8 - Ottobre 2017 interno finale_Neat
P. 8
Diga vista dalla parte posteriore. Si nota il segno lasciato dall’acqua sulla parete rocciosa
Tra passato e presente...
Se da Sassari si prende la vecchia SS127 in direzione avuto un’importanza vitale per la città di Sassari sino
Osilo, si arriva, dopo qualche chilometro di curve, ad a pochi anni fa; un luogo in cui si possono ancora
un incrocio con una strada sterrata che si insinua ammirare i resti di un passato, neppure troppo
nella campagna. L’indicazione recita “strada vicinale remoto, che rappresentò, per un secolo e mezzo, la
Bunnari vecchio”. Lo sterrato conduce, dopo un soluzione ad un problema del quale si discuteva
tratto fiancheggiato da terreni e campagne private, ad all’incirca dal 1600: l’acqua. Superato il cancello si
una recinzione, chiusa da un cancello, che mette in nota, subito sulla sinistra, il rudere della vecchia
guardia l’incauto visitatore sul fatto che all’interno cantoniera Bunnari. Le imposte distrutte, il tetto
della recinzione si trovino delle strutture pericolanti. crollato e la vegetazione che cresce rigogliosa, danno
Sorge spontaneo, all’incauto visitatore di cui sopra, alla cantoniera un’aria vagamente malinconica.
chiedersi quali mai possano essere le strutture Imboccando un sentiero - infestato da erbacce e
pericolanti custodite in una campagna abbandonata piante di finocchio selvatico ma comunque ben
che richiedono un recinto, un robusto cancello, visibile - chiuso sulla sinistra da una parete di roccia
chiuso da un altrettanto robusto lucchetto, e dei e affacciato, a destra, sulla valle di Bunnari, si giunge,
cartelli che avvisano del pericolo. Ciò che si cela al dopo alcune decine di metri, alle strutture pericolanti
di là del cancello è un angolo di Sardegna che ha contro le quali ci metteva in guardia il cartello
8

