Page 49 - Notiziario della Marina Marzo 2020
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La vita in poche righe
Domenico Chiodo nato a Genova il 30 ottobre 1823
da Giambattista (Giovan Battista), maggiore generale
del genio marittimo, fratello di Agostino, e da Teresa
De Simoni. Dopo aver frequentato come allievo esterno
la scuola di Marina, uscì guardiamarina nel settembre
1838, fu destinato al servizio sulla fregata “Des Geneys”.
Con il grado di sottotenente, il 6 dicembre 1840 passò
nel corpo del genio marittimo e fu destinato a Genova
alle dipendenze del padre, che ricopriva la carica di di-
rettore generale. Nel 1844, promosso luogotenente e
nel novembre 1848 con la fusione del genio marittimo
con quello militare, venne promosso capitano nel
nuovo corpo e confermato in servizio a Genova presso
quell’Arsenale.
Nel 1851 fu inviato in Inghilterra a scopo di studio, al
seguito dell’ingegnere J.M. Rendel. Ritornato in patria
continuò a prestare servizio a Genova. Nel 1857 fu de-
stinato alla direzione del genio di La Spezia da Cavour
col mandato di costruire l’arsenale marittimo progettato
dal Rendel, nel seno del Varignano. Basandosi sui risultati
degli studi compiuti dallo spezzino Giovanni Capellini,
il quale nel 1863 aveva redatto e pubblicato la carta
geologica del territorio della Spezia, a cui fece seguire
il volume “Descrizione geologica dei dintorni del golfo
della Spezia”, propose la costruzione dell’Arsenale
Militare Marittimo a La Spezia, di cui Cavour comprese
la grande utilità. A Chiodo fu dato pertanto l’incarico
di disegnare il progetto per la realizzazione dell’Arsenale
e dirigerne i lavori per cui il governo stanziò 36 milioni
di lire (valuta dell’epoca). I lavori iniziati il 21 aprile
1862, terminarono il 28 agosto 1869.
Nel 1863 si recò anche nei cantieri della Senna e a
Marsiglia.
Fu promosso a tenente colonnello il 1°novembre 1960.
Istituita la Direzione straordinaria del Genio Militare
posta sotto la dipendenza diretta del Ministero della
Marina, fu confermato Capo e nel novembre successivo
promosso al grado di colonnello.
Fu membro di una commissione d’inchiesta per rico-
noscere il materiale della Marina di guerra e di una
commissione permanente che si occupava dei lavori
dei porti, spiagge e fari, promossa dal Ministero dei
Pubblici Lavori. Per i lavori marittimi più importanti di-
pendenti dal ramo militare, prima di determinare una
decisone, si richiedeva un suo parere o la sua presenza
nelle Commissioni tecniche consultive.
Quando gli ordinarono gli studi per l’arsenale di Taranto,
impedito dalla malattia, pur non potendo prenderne
parte di persona, seguì i lavori mediante l’Ufficiale su-
periore del Genio.
Su proposta del ministro Depretis si occupò del
progetto preliminare per la trasformazione e l’ammo-
dernamento dell’antico arsenale di Venezia.
Incaricato di rappresentare l’Italia alla cerimonia del-
l’inaugurazione del Canale di Suez nel 1969, si spinse
nel Sudan dove contrasse la malaria. Mori a La Spezia
alcuni mesi dopo, il 19 marzo 1870 e venne sepolto a
Genova nel cimitero di Staglieno.
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