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la pelle”.
Come Dio volle barcollando sulle gambe scheletrite ed
atrofizzate arrivammo in un accampamento militare. Ci fecero
entrare in una galleria, che scendeva sotto i cortili. Un colpo
di aria calda e pesante ci batte’ sulla faccia. Fuori faceva un
freddo polare. Fummo fatti entrare in uno stanzone ben illu-
minato e con file di docce lungo le pareti. Dal gocciolare, ci
accorgemmo che era acqua calda.
“Camerati, spogliatevi al completo. Gettate i vostri vestiti
dentro i bidoni che stanno al centro. Non prendete nulla con
voi. Questa e’ una disinfestazione al completo!”.
Quando fummo tutti nudi , guardandoci intorno, ci potemmo
rendere conto come eravamo ridotti tutti noipoveri figli di
mamma. Pelle ed ossa! Dissi a Gennarino e Giuseppe:
“Nessun commerciante comprerebbe polli cosi' magri!”. “Ed
ora in fila prendete posto nelle sedie”. I barbieri ci aspetta-
vano. “I primi a finire passeranno sotto le docce per un bagno
caldo. Vi asciugherete avrete vestiti nuovi e puliti senza pi-
docchi”.
«”Hurrah .... Hurrah” gridammo, con tutto il fiato che ci
restava!
“Poi risalirete in cortile per il rancio... !”.
L'operazione rasatura completa, dalla testa ai piedi, senza
ritegno e senza eccezioni, fu accolta da tutti con gioia di trion-