Page 247 - Storia dell'antica Grecia Tommaso Sanesi
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SUPREMAZIA d’ ATENE. ’ ' 237
Atene una violenta discussione. Fu combattuta da Efialle, con-
trario all* idee aristocratiche di Cimone, ardente nel desiderio di
vedere Sparta depressa. Fu sostenuta invece da Cimone, secondo
il quale, per la caduta di Sparta, la Grecia sarebbe restata zop-
pa, e Atene avrebbe perso l’equilibrio. Benché Cimone, al suo.
ritorno, avesse trovato diminuita la sua popolarità e rinvigorito
il partito democratico, pure il suo consiglio prevalse , e fu spe-
dito con bon numero d’uomini all’assedio d’ Itome. PercTiè la
vittoria non tenne «ubito dietro, come s’ aspettavano, alla venuta
degli Ateniesi, gli Spartani concepirono presto il sospetto ch’e’si
mettessero d’accordo cogl’insorti. Quindi, protestando di non
averne più bisogno, gli congedarono, mentre trattenevano tutti
gli altri alleati e l’ assedio o blocco continuava come prima. Gli
Ateniesi sen’ adontarono fortemente, e sciolsero affatto l’alleanza
già stretta con Sparla contro i Persiani ; alleanza, del resto, che
ora non sussisteva più che nella forma. Ne strinsero invece una
con Argo ; la qual città, eterna nemica di Sparta, s’ approfittava
della guerra j,n cui questa si trovava implicata, per tentare di
ricuperare la sua antica supremazia nel Peloponneso c sottomet-
tere Micene, Tirinto e altre città. Di li a poco s’ allearono anche
con Megara che era in guerra coi Corinti alleati di Sparta. Me-
gara ammesse una guarnigione ateniese nelle sue mura e ne’suoi
porti di Pegea e di Nisea; il primo, sul golfo Corintio, e il se-
condo sul golfo- Saronico. Questo fu unito a Megara per mezzo
di due lunghe mura.
Questi fatti erano altrettanti colpi diretti contro il protetto
^ e fautore di Sparta, Cimone. Già s’ era cominciato a sentire con
del dispetto il rimprovero eh’ e’ soleva spesso rivolgere a’ suoi
concittadini : Gli Spartani non fanno cosi.* Già gli s’era appo-
sto perfino a colpa d’ aver messo il nome di Lacedemonio a un
suo figliolo. Cosa non doveva dunque essere ora, dopo l’ ultimo
affronto ricevuto da Sparta ? Tanto più che la spedizione era
stata proposta e condotta da lui ? E a render maggiore 1 esacer-
s’ aggiunsero anche delle ragioni di politica
baziene del popolo ,
interna. Mentre quell’ abile generale era fuori di patria, occupalo
nelle sue imprese, il partito popolare s’era rinvigorito a danno del-
l’ aristocratico. Per degli anni, il decreto col quale Aristide aveva
aperto tutte le cariche della repubblica a tutte le classi dei cittadi-
* Plut. , Cimone, 16.
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