Page 250 - Storia dell'antica Grecia Tommaso Sanesi
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240 LEZIONE QUINDICESIMA.
Boozis, fuori di TobCi fecero alleanza con Atene, e Boslituirono
la democrazia ai governi oligarchici. Era quello un col',w mor-
tale per la prevalenza di Sparla. Mironide passò di li ad effettuare
il medesimo mutamento di governo nella Focide e nella Locride
Opunzia.
L’ anno seguente Egina cadeva, assoggettandosi alla con-
segna di tutte le sue navi, alla demolizione delle sue mura e al
pagamento d’un tributo annuale. Dopo questa impresa, la flotta
Ateniese condotta da Tolmide andava a devastare le coste del
, abbruciava Gizio arsenale degli Spartani, batteva
Peloponneso
i Sicionesi, e prendeva ai Loefesi Ozoli Naupatto (ora Lepanto).
Questa città, Tolmide la donò ai difensori d’ itome che appunto
allora avevan dovuto arrendersi. Pei palli della resa, ebbero
tutti da Sparta salva la vita, ma dovevano abbandonar per sem-
pre il Peloponneso.
Non cosi prosperamente andavano le cose ateniesi in Egit-
to. Arlaserse aveva dapprima mandato a Sparta con una gran
somma di danaro il Persiano Megabazzo per veder d’ indurre
quella citta a fare un’ invasione nell’ Attica che obbligasse gli
Ateniesi a separarsi dai ribelli Egiziani. Megabazzo non. aveva
ottenuto il suo intento, perchè Sparta era occupata nella guerra
messenica. Allora il re fece raccogliere nella Gilicia e nella Fe-
nicia un potente esercito, e lo spedi in Egitto sotto il comando
di Megabazzo. Questo battè un’ armata di ribelli e costrinse gli
Ateniesi a levar 1’ assedio di Memfi. Poi, inseguendoli, gli chiuse
nell’ isola di Prosopitide formata da due braccia del Nilo ; e de-
viando Tacque del fiume, fece che le navi degli Ateniesi, nelle
quali consisteva la loro forza principale , rimanessero in secco.
Gli Ateniesi, inaspriti più che avviliti, abbruciarono le oramai
inutili navi, e si ritirarono nella piccola città di Biblo. Dopo un
lungo assedio doveron cedere, e la più parte perirono. Fu pure
distrutta una squadra di cinquanta navi spedita da Atene in loro
soccorso. La ribellione fu completamente repressa. Inaro, l’au-
tore della medesima, mori sulla croce.
Per quei disastri sofferti in Egitto, come pure per T infrut-
tuosità di una spedizione condotta dopo da Mironide nella Tes-
saglia, e di una di Pericle nell’ Acarnania, gli Ateniesi si ricor-
darono di quello a cui la vittoria era stata sempre fedele ; e
nel 453, sulla proposta di Pericle, richiamarono Cimono.
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