Page 283 - Storia dell'antica Grecia Tommaso Sanesi
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CULTURA AI/ TCMPO DI PERICLE. 273
» que bisogna anche che lo scultore esprima, mediante le forme,
» » movimenti dell’ anima. * >
Per questo metodo, chiamato dagli antichi ironia socratica,
e’ diceva di continuare il suo mestiere di scultore, avendo mu-
tato soltanto lo strumento e la materia; ovvero, in memoria
. della professione di sua madre, diceva d’aiutare, come una le-
vatrice, gli spiriti a partorire.
Non avesse fatto che questo, di bandire la verita> creare
la filosofia del bon senso , e spianare la strada al divino Platone,
avrebbe già fatto molto ; nè si potrebbe forse rimproverare
d’aver trascurato, quando ciò fosse, ipialcuno de’ suoi doveri.
Eppure non ci fu dovere a cui non andasse incontro con animo
lieto e che non soddisfaces.se con religiosa esattezza. Militare,
combattè valorosamente all’ a.ssedio di Potidea dove salvò Alci-
biade dalle mani dei nemici
; e alla battaglia di Delio dove salvò
Senofonte, e che, a detta dei generali, non sarebbe stata persa se
tutti si fossero iwrtati come lui. Cittadino, quando tutto in Atene
piegava vilmente alla tirannia dei Trenta,
. lui solo osò fare op-
• (Ktsizione e disubbidire ai tiranni. Padre, non cessò mai d’ ispi-
- rare nel proprio figliolo i sentimenti del dovere a riguardo della’
|)ropria moglie Santip{>c : di quella Santippe il di cui umore
bisbetico non fu jier lui che un’occasione d’esercitarsi alla pa-
zienza e alla dolcezza. Diremo finalmente che nato povero volle
viver povero. Alcibiade gli offri delle terre, e lui ricusò d’ ac-
cettarle ; Archelao, re di Macedonia, l’invitò alla sua corte con
ricche promesse, e lui ricusò d’ andarci; preferì di camminar
.sempre a piedi scalzi, e di portare la medesima veste, d’estate
e d’inverno. In due parole, tutta quanta la sua vita fu un trionfo
continuo della volontà sopra le passioni. Eppure la malevolenza
e r iniquità degli uomini lo raggiunse , e lo costrinse a una morte
che fu tragica si ma tranquilla , come doveva esser quella d’ un
uomo di tanto genio e di tanta magnanimità. Ma di quest’avve-
nimento che ebbe luogo nel 399, ne parleremo quando ci saremo
arrivali cof corso della storia. Anzi molti storici non parlano
punto di Socrate fino al tempo della sua morte : ma come non
parlar di tal uomo che nacque nel 470 , là dove si discorre della
cultura della Grecia all’ epoca di Pericle ?
E ora, continuando, si dovrebbe dire di Zenone e d’Ana.s-
, IO.
* Senofonte, Dei detti e dei fatti memorahih di Socrate ^ III
Storia dett’ aittìea Gmia.