Page 400 - Storia dell'antica Grecia Tommaso Sanesi
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390 LEZIONE VENTIQUATTRESIMA.
Spartani deviarono dal loro letto le acque del vicino fiume Ofi ^
in modo che inondassero le mura. Questo, essendo formate di
mattoni cotti al sole, inumidite che furono, caddero ; e cosi fu
,
presa la città. l'cittadini furono dispersi in quattro diversi vil-
laggi-
Nel 383, alcuni oligarchi che l’anno antecedente erano
stati banditi da Fliunte, andarono a lamentarsi a Sparta dell’in-
giustizia dell’ esilio, chiedendo la sua protezione. Gli Efori man-
darono a dire a Fliunte che quegli esiliati erano amici di Sparta:
gli ricevesse dunque volontariamente, se non voleva esserci co-
stretta dalla forza. I Fliuntini, presi da timore, decretarono il
richiamo degli oligarchi e gli rintegrarono nel possesso dei loro
beni.
L’anno seguente, degli ambasciatori d’ Apollonia e d’Acan-
to, città della Calcidica, vennero a Sparta à implorar soccorso
contro il minaccioso ingrandimento d’ Olinto. S’è visto altrove
che le città calcidiche soffrivano male di dover dipendere da
Atene. Quindi, durante la guerra peloponnesiaca, formarono fra
di loro un’ alleanza contro la città sovrana ; e dopo la battaglia
d’ Ego.spotamo, s’ assicurarono la loro indipendenza. Ma Olinto,
che era assai più potente dell’altre, s’adoperava ora a formare
una confederazione di cui la sarebbe stata alla testa. Già aveva
messo il piede nella Macedonia, e fra l’altre città n’aveva occu-
pata Fella che era la più grande; s’era alleata coi Traci; stava
negoziando un’ alleanza con Atene e con Tebe ; aveva 8000
opliti, molti più pollasti, 1000 cavalli, una popolazione nume-
rosa, e una marina già forte e in via d’ aumento. Non c’é dubbio
che tutto questo doveva incuter timore nelle città che volevano
mantenersi perfettamente autonome ; tanto più che Olinto le ri-
chiedeva d’entrare nella sua confederazione, minacciandole, in
caso di rifiuto d’ attaccarle colla forza. Questa intimazione,
,
r avevan pure ricevuta le due città i di cui ambasciatori s’ è detto
che vennero a Sparla.
E Sparta non si fece pregare. La conosceva troppo T im-
portanza di quella provincia, la sapeva bene che gli Ateniesi
avevano per molto tempo tratto di là cordami, pece, legname,
tutto quello insomma che era necessario alla loro marina. Do-
veva lasciarsi fuggir l’ occasione di ricavarne gli stessi vantaggi?
La decretò dunque l’allestimento di un’ armata di 10,000 uomi-
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