Page 402 - Storia dell'antica Grecia Tommaso Sanesi
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392 LEZIONE VENTIQLATTRESIMA.
consueti sacrifizi. In quel giorno dunque, verso il mezzogiorno
(quando cioè le strado a motivo del caldo estivo eran tutto de-
serte) Leonziade monta a cavallo, va da Febida, e lo conduce
, in cittadella, di cui gli consegna le chia-
difilato, co’ suoi soldati
vi. Assicurato cosi il trionfo del suo partito, si presenta ai sena-
tori che erano adunati sotto i portici, della piazza ; e dichiarando
chela cittadella era occupata dai Lacedemoni,'ordina a’ suoi
complici d’ arrestare il polemarca Ismenia, capo del partito de-
mocratico. JLa resistenza era inutile: Ismenia fu imprigionato;
trecento de’ suoi partigiani s’ affrettarono a salvarsi con un esilio
volontarie ad Atene.
Quest’ avvenimento destò sorpresa e indignazione in tutta
quanta la Grecia. L’ occupazione della Cadmea e la conseguente
rivoluzione di Tebe era una ribalda iniquità, un delitto di più
nella storia di Sparta. Era anche peggio dell’ occupazione di Pla-
tea effettuata per sorpresa dai Tebani prima della guerra. pelo-
ponnesiaca : perché loro, potevano almeno addurne il pretesto
della sicura imminenza di quella guerra. Ma ora i Tebani non
avevano nè violato nè minacciato di violare la paco d’Antalcida:
per cui mancava a Sparta perfino l’ ombra d’ un pretesto per
occuparne la cittadella. La sorpresa e l’ indignazione generale,
la divisero o finsero di dividerla anche gli Efori e il popolo di
Sparta. Si voleva condannar Febida come quello che aveva
agito senza gli ordini dei magistrati. Ma lo difese Agesilao ponendo
cosi lo stato della questione : La presa della cittadella è giove-
vole 0 svantaggiosa alla repubblica? Se è svantaggiosa, Febida
é meritevole d’ esser punito; so è giovevole, no. Bisogna dire
che Agesilao, fra le sue belle qualità, non contasse anche l’amore
della giustizia. Quanto diverso da Aristide che aveva fatto riget-
tare dagli Ateniesi una proposizione di Temistocle, per la sola
ragione che era ingiusta, sebbene utilissima! L’utilità della
prosa della Cadmea era grande e indubitabile , aumentava la
potenza di Sparta, e sollevava questa città da una delle sue due
nemiche realmente formidabili. Quindi si decise di conservare
la cittadella, e Febida non fu punito. Si mandò invece a Tebe
una commissione di tre giudici per sottoporre a un processo il
democratico Ismenia ; e sotto il pretesto che aveva ricevuto del
l’ uro dal re di Persia ed era stato il principale autore degli ul-
timi scompigli della Grecia, fu messo a morte.
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