Page 417 - Storia dell'antica Grecia Tommaso Sanesi
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I.OTTA FRA SPAUTA E TEBE. 407
Giasone gli chiese un abboccamento ; e dopo avergli mostrato le
molte forze di cui poteva disporre per impadronirsi della città,
gli disse : « Vai a chiedere oiuto agli Spartani. Se questi ti man-
» dano abbastanza trupj)e da starmi a fronte, deciderà fra di noi
» la sorte dell’armi: ma se non ne ottieni dei soccorsi sudicienti,
» mi consegnerai la città, o altrimenti sarai colpevole d’avere
» esposto ai mali della guerra una patria che t’ ha ricolmo di be-
» ni. » ' E Polidamante venne a Sparta ma non avendo ottenuto
:
assistenza, consegnò Farsagliaa Giasone il quale mantenne, come
l’aveva mantenuta l’altro, la sua parola, trattandola da alleata.
.Doventato cosi padrone di tutta la Tessaglia, portò in
breve tempo la sua armata a 8000 cavalli, 20,000 opliti e un
corpo considerevole di jwltasti ; sottomesse le bellicose tribù
della Tracia; fece riconoscere la sua autorità da Alceta re del-
r Epiro ; e aveva già esteso la .sua signoria dal golfo Termaico
fino alle coste dell’Adriatico, quando, dopo la battaglia di Leut-
tra, i Tebani lo invitarono a finire la rovina di Sparta. Ma sic-
come a lui conveniva meglio la rivalità fra le due città che
r abba.ssamento dell’ una a vantaggio dell’altra, invece di secon-
dare il desiderio dei Tebani, entrò mediatore, e seppe indurli a
una tregua, tanto perchè gli avanzi dell’ armata spartana si po-
tessero salvare.
Alcuni mesi dopo, un certo giorno del 370, per apparire
agli occhi dei Greci come rivestito d’una supremazia religiosa,
e’ proclamò che sarebbe andato a Delfo a fare un sacrifizio, e che
voleva presiedere ai giochi pitici. E per stupire la Grecia e darle
un’idea grandio.sa della potenza della Tessaglia, ordinò alle sue
città di preparare per quel sacrifizio 1000 bovi o 10,000 capi di
gregge minuto. Ma questo straordinario sacrifizio, e’ non lo potè
compire. Mentre, poco prima di partire, dava pubblica udienza,
gli s’ avvicinarono sette giovani col pretesto di sottoporre al suo
giudizio una loro questione, e 1’ uccisero. Tre di loro furono
presi e puniti di morte; gli altri poterono salvarsi, o vennero
accolti con festa nelle città greche dove si rifugiarono : cosa che
prova quanto i Greci temessero l’ ambizione di Giasone.
1 suoi grandi disegni perirono insiem con lui. Lasciò due
fratelli, Polidoro e Polifrone, il primo dei quali gli successerma
fu quasi subito assassinato dall’altro che agognava il potere. Que-
* ScDof.| St. gr»j VI, I,
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