Page 418 - Storia dell'antica Grecia Tommaso Sanesi
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408 LEZIONE VENTlQLA.TTKESrMA^
Sto regnò dispoticamente per un anno , dopo il quale fu ammaz-
zato dal suo nipote Alessandro di Fere che va famoso fra i più
crudeli tiranni. Per accennar qualcuna delle crudeltà di questo
ladrone di strada e pirata sul mare, ' diremo eh’ e’ seppelliva gli
uomini vivi, o si dilettava a vestirli con pelli d’ orsi e di cinghiali
per poi aizzargli contro i cani ; e una volta, mentre gli abitanti
di due città sue amiche e alleate erano paciGcamente raccolti in
assemblea, ordinò alle sue guardie di farne macello. I Tessali
dunque implorarono contro di lui la protezione dei Tebani, e
({uesti spedirono Pelopida con un’ armata. Bastò che si presen-
tasse perchè il tiranno atterrito si desse a una fuga precipitosa.
Di li Pelopida fu invitato in .Macedonia per entrar mediatore fra
Tolomeo e Alessandro che sene contendevano il regno. Ristabili
la pace col dichiararsi in favore del secondo, e fece ritorno in
Beozia menando seco, come ostaggi, il giovane Filippo fratello
del re e trenta altri giovani delle piò illustri famiglie.
Non era finito quell’anno, che delle nuovo crudeltà d’Ales-
sandro lo costrinsero a tornare per la seconda volta nella Tessa-
glia. Ma ci tornò con troppa fidanza, anzi con troppo disprezzo.
Andò a trovare il tiranno in compagnia del solo Ismenia e dis-
armato, credendo d’essere abbastanza difeso dalla sua propria
dignità e dalla potenza di Tebe. Alessandro lo fece arrestare e
imprigionare. Nella sua prigione Pelopida s’ adoperava a infiam-
mare contro il tiranno i Tossali che 1’ andavano a visitare ; e un
giorno, gli mandò a dire che agiva da stolto facendo uccidere
tanti cittadini che non gli recavano offese, e lasciando in vita
lui che si sarebbe vendicato, non appena gli fosse sfuggito di
mano. Alessandro allora gli fece domandare perchè avesse tanta
smania di morire. « Perchè,» rispose Pelopida, a questo novo delitto
ti renda più esecrabile agli Dei , e la mia morte affretti la tua. » ’
»
L’anno seguente, i Tebani ci spedirono un’armata per li-
berare il loro illustre generale; e si trovava in essa, come sem-
plice soldato, Epaminonda, perchè i Tebani, poco contenti della
sua seconda invasione nel Peloponneso, non glicn’ avevano con-
ferito il comando. Essendo mal condotta, fu battuta dai nemici
;
e sarebbe perita totalmente, so Epaminonda non si fosse allora
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