Page 420 - Storia dell'antica Grecia Tommaso Sanesi
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410 LEZIONE \-ENTIQLATTRESIMA.
Grecia a’ suoi piedi. Artaserse mostrò tutta la sua stima, tutta la
sua predilezione su^i altri pel gran vincitore di Leuttra, e volle
ricolmarlo di ricchi doni ma il Tebano gli ricusò. Dopo Pelo-
:
pida il più onoralo e regalato fu Timagora ambasciatore d’ Ate-
,
ne. Sulla domanda di Pelopida, il re approvò che i Tebani pro-
ponessero in nome di lui alle città greche un trattato di pace, nel
quale si stabilisse che la Messenia sarebbe indipendenteda Sparta,
e che Atene disarmerebbe la sua flotta. Lo città che si rifiutas-
sero di riconoscere quel trattalo, avrebbero da farla colla Per-
sia e con Tebe unite.
Gli ambasciatori lasciarono la corte di Susa convinti che
tutta quella sua magnificenza non fosse che una rana parata e
che potenza vera non co ne fosse; il platano d’ oro tanto vantato
(diceva Antioco ambasciatore d’ Arcadia) non potrebbe dare
ombra a una cicala.' E di quel parere furono pure le città gre-
che : tantoché Atene messe subito a morte Timagora perchè, pei
donativi ricevuti, era andato d’accordo coi Tebani e coi Per-
•siani; e tutte poi rifiutarono d’accettare il trattato proposto
quando furono, a quello scopo, convocati a Tebe i loro rappre-
sentanti.
Gii Arcadi dunque, senza metter tempo framezzo, conti-
nuarono la loro guerra a Sparta ed entrarono, unitamente agli
Argivi, nella Laconia. Arrivati a Mideo, vennero alle mani con
una truppa di Lacedemoni capitanati da Archidamo. La vittoria
fu dei secondi, e sene fece, a Sparta, gran festa. La si chiamò
senza lacrime perchè ai vincitori non era costato nemmen un
soldato.
Ma ecco nel Peloponneso por la terza volta Epaminonda a
smorzare la gioia di Sparta. Invase l’ Acaia e ci stabili la demo-
crazia e degli armosti tebani: trattò poi con Corinto, con Fliunte
e con dell’ altre città, e n’ ottenne, per patto di pace, che si ri-
tirassero dallo piazze di cui s’ erano impossessate. Andava dun-
que novamente male per Sparta, sebbene Epaminonda si ritirasse
presto dalla penisola ma la trovò un sollievo nelle discordie che
:
nacquero fra i suoi stessi nemici.
Nel 365 gli Elidesi s’impadronirono di Lasio, città dipen-
dente in altri tempi da loro, ma che ora apparteneva all’Arca-
dia. Gli Arcadi dunque mossero guerra all’ Elide, uscirono vin-
* Seoof. , Si. gr. , vii , I.
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