Page 512 - Storia dell'antica Grecia Tommaso Sanesi
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LEZIONE TRENTUNESIMA.
nieiido Ca.ssaiulro che Rossane e il flgliolo, resi alla libertà,
avrebbero potuto trovarsi un sostegno^ in qualche generale, or-
ganizzarsi un parlilo potente, e non solo troncargli tutte le spe-
ranze che aveva del trono, ma punirlo dei mali che avevan sof-
ferto da lui, gli fece uccidere dal loro càrceriere. Restava allora,
ultimo erede d’Alessandro, Ercole che fino a quel tempo aveva
vissuto oscuramente in Pergamo colla suà madre Barsiria. Per
la morte di suo fratello e’ veniva certo ad avere molta impor-
tanza; e jM!rò Polis[H;rconto indusse l’uno e l’altra a raggiun-
gerlo in Grecia, promettendo di sostenerli contro Cassandre.
Questo s’ affrettò a distornare il pericolo che lo minacciava: fra
l’ altre ricomitense, offri a Polisperconte di fornirgli i mezzi
bastanti a conquistare a proprio vantaggio il Peloponneso, se
volesse far perire Barsina ed Ercole. Polisperconte accettò l’in-
degna offerta , ed Ercole e sua madre subirono la stessa sorte di
Rossane e del suo figliolo. Ottenne poi da Cassandre 4000 .sol-
dati coi quali détte principio all’ agognala conquista. Ma i suoi
tentativi fallirono; e allora quel vecchio generale andò a
finire nell’ oscurità una vita che aveva disonoralo negli ultimi
giorni con un vile misfatto.
Antigono, alla sua volta, fece assa.ssinare 1’ ultimo membro
della famiglia reale, cioè Cleopatra, per impedire che Tolomeo
efl'ctluasse l’ intenzione che aveva di, farla sua sposa. ^
Sarebbero forse bastati questi fatti a ricondurre allo osti-
lità ma non era stato osservato nemmeno l’ articolo del trattato
;
riguardante l’indipendenza dei Greci. Cassandre non aveva levato
le guarnigioni da quelle città della Grecia che erano sotto la sua
autorità; e Tolomeo s’ impadroni invece, nel 308, di Sicionoe di
Corinto. La guerra dunque ricominciò nel 307 ; giacché Anti-
gono dichiarò di voler libera la Grecia conformò al trattato, e
il comando del suo figliolo
ci spedi una flotta di 230 navi sotto
Demetrio, incaricato di cacciar via a forza da ogni città le guar-
nigioni forestiere. Demetrio (che in seguilo fu soprannominato
Poliorcele, cioè prenclilor di città) si diresse prima ad Atene.
Questa città, era dieci anni che la governava Demetrio Fa-
lereo con poteri estesissimi, 'ma coll’ obbligo di render conto del
suo ojieralo a Cassandro: la non ebbe mai dieci anni di tanta
calma in tutta la sua vita burrascosa. Demetrio fece parecchie
ottiinc leggi, tantoché é considerato come il terzo legislatore
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