Page 520 - Storia dell'antica Grecia Tommaso Sanesi
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510 • LEZIONE TRENTUNESIMA.
Cassaiulro era morto nel 298, lasciando tre' figlioli : Fi-
lippo, Antipatro e Alessandro. Gli .«uccesso sul trono il primo,
ma mori anche lui dopo pochi mesi. Gli altri due fratelli si di-
sputarono la corona; e siccome Te8.«alonica, loro madre, favo-
riva il minore, fu uccisa da Antipatro. Allora Alessandro sup-
plicò d’andare a combattere il matricida e sostener lui, Demetrio
Poliorcete e il famoso Pirro il quale, non senza difficoltà, era
successo recentemente a suo padre Kacida nel regno dell’ P’piro.
Pirro arrivò il primo; e cacciato dalla Macedonia Antipatro e
assicurata l’ autorità d’ Alessandro , si ritirò dopo avere avuto
da questo, in ricompensa de’ suoi servigi, 1’ Ambracia,.l’Acar-
nania, l’Anfilochia e la città marittima di Ninfea. Tutto ciò era
bell’ e avvenuto quando arrivò dal Peloponneso Demetrio. Ales- '
Sandro non aveva dunque piò bisogno di lui : considerava anzi
come assai pericoloso l’averlo vicino; e però gli tese dell’ insi-
die. Demetrio lo preve.nne; e fattolo assassinare, e procuratosi
il favore dei soldati dell’ucciso, si proclamò re di Macedonia
nel 294.
Si trovò cosi signore della Macedonia, della Te.ssaglia, del-
r Eubea, di Megara, d’ Atene e d’una gran parte del Pelopon-
neso di cui aveva lasciato il comando al suo figliolo Antigono
Gonata. A questi possessi aggiunse Gorcira, togliendola a Pirro, e
l’Etolia e la Beozia dove soggiogò Tebe che gli s’era ribellata
duè volte. Ma non seppe conservarla questa grande potenza. La
sfarzosità delle sue vesti di porpora é d’oro, la lussuriosa deli-
catezza della sua vita, l’orgoglio con cui riceveva le persone
che desideravano d’ abbocOarsi con lui quando si degnava (cosa
,
ben rara) di riceverlo, gli alienavano gli animi dei Macèdoni
ogni giorno più. Alcuni ambasciatori speditigli da Atené, e’ gli
fece aspettar due anni prima di dargli udienza. Perchè Sparta
gli aveva mandato un ambasciatore solo, so ne mostrò offesis-
simo; e quando l’ammesse alla sua presenza, gli domandò con
viso arcigno : « Come un ambasciatore solo mi mandano gli Spar-
1
» talli?»— «Si, 0 re;» rispose l’altro laconicamente; « un solo
» a un solo. » ' Di questa condotta di vita, di cui aveva dato dei
saggi anche prima, ma a sbalzi e secondo le circostanze nelle
quali si trovava, ne aveva ora fatto un sistema. Era tanto più
imprudente in quanto che si trovava vicino Pirro che aveva
' Plut., Verri., 48.
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