Page 523 - Storia dell'antica Grecia Tommaso Sanesi
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DyWLLA MORTE D’ EUMENE A QUELLA DI PIRRO. 513
raiiza di mantener salva la patria che era terribilmente deva-
stata dal nemico, quando un uomo del popolo, Sostene, la salvò.
Raccolti quanti |)iù prodi potè, e’ prese, alla sua volta, l’offen-
siva; si scapfliò sui Galli , gli batté in vari scontri, e gli costrinse
a uscire dalla Macedonia.
Ma il Brenno prepara alacremente nove forze; e alla pri-
mavera dell’anno seguente, rientra in Macedonia, sconfigge
Sostene, e con una moltitudine di circa 200,000 uomini si dirige
verso la Grecia. 11 Peloponneso, come al solito, non si mosse:
ma tutti gli altri popoli della Grecia s’ affrettarono a chiudere
al nemico il pas.«o delle Termopili dove ognuno di loro mandò
il suo contingente. 11 comando dell’armata fu affidato all’ ate-
niese Callippo : omaggio ben meritato dalla città il di cui con-
corso non era mancato mai quando la patria comune era stata
min^icciata da aggressori stranieri.
1 Galli dunque furono respinti vigorosamente dalle Termo-
pili ; ma penetrarono nella Focide per quello stesso sentiero
che era già stato seguito da Serse e che non si sa capire come i
Greci non l’ avessero ora difeso con ogni cura. Mentre andavano
a Delfo, si dice che per un tremoto si spalancò la terra sotto i
piedi dei barbari, e ne inghiotti molti ; che una furiosa tempesta
sconvolse r aria, e i fulmini precipitarono delle roccie da cui
furono oppressi molti altri. Gli è questa una leggenda che ab-
bellisce poeticamente la viva resistenza che trovarono nella Fo-
. cide di dove furono rispinti. Nella ritirata furono talmente tor-
mentati dalla fame, dalla fatica e dai montanari che gli attac-
cavano da tutte le parti, che il Brenno, già ferito gravemente,
preso dalla disperazione s’ uccise. Gli avanzi delle sue truppe
sf ricondussero nel settentrione.
Essendo sempre vacante il trono di Macedonia, l’occupò
allora Antigono Gonata in grazia di un trattato concluso col suo
competitore Antioco I re di Siria. Il Brenno, venendo in Grecia,
aveva lasciato nei paesi settentrionali una quarta armata. Anti-
gono inaugurò il suo regno distruggendola. Ciò fatto, rivolse su-
bito le sue cure a consolidarsi ne’ suoi stati : ma aveva di poco
cominciato quest’ opera di prudenza, quando fu attaccato da un
novo nemico. Era Pirro reduce dall’ Italia.
In questo nostro paese e’ c’era venuto invitatoci dai Taren-
tini che desideravano di farlo loro capitano contro i Romani.
Storia dtIVanUca Grta». *