Page 568 - Storia dell'antica Grecia Tommaso Sanesi
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558 LEZIONE TRENTAQEÀTTRESIMA..
fieramente lo punisce ma vinto poi in battaglia al monte Era-
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mone dai Cartaginesi comandati da Amilcare, è costretto a rifu-
giarsi in Siracusa dove viene assediato. Gli balena alloca alla
mente il più ardito disegno, quello eseguito più tardi anche da
Scipione, di portare cioè la guerra in Affrica. Raccoglie 44,000 sol-
dati; c ingannando molto abilmente la flotta nemica, esce dal
porto e naviga verso la costa affi icana. Li sbarcato, per togliere
ai suoi la speranza del ritorno e infondergli il coraggio della
disperazione , brucia le sue navi ; bisognava o vincere o morire.
Queir incendio era stato visto da Amilcare che aveva seguito
colla sua la flotta d’ Agatocle. Gli viene allora in mente una bella
astuzia : raccoglie le prue delle navi bruciate, e ritornando a Sira-
cusa cerca di far credere ai cittadini che la loro flotta era stata
distrutta dopo un grave disastro. La vista di quelle prue, quasi
gli persuade; e stanno deliberando d’arrendersi, quando una
nave spedita da Agatocle arriva a Siracusa e racconta i trionfi
di lui. Quest'annunzio infonde tanta audacia nei Siracusani,
che i nemici s’allontanano.
Agatocle infatti aveva preso subito parecchie città, ricevuto
dei rinforzi dai Numidi e 20,000 uomini da Ofelia governatore
di Cirene. Aveva stabilito con Ofelia che questo, dopo la guerra,
possederebbe tutta l’ Affrica, e lui tutta la Sicilia e i paesi occi-
dentali all’ isola. Ma invece di stare ai patti, concepisce 1’ ambi-
zione di regnar solo e fa assassinare Ofelia. Ne nasce un tumulto,
e gran parte de’ suoi stessi soldati s’ aliena da lui. Pure, e’ conti-
nua a vincere e a^dia Cartagine stessa, quando i suoi generali
di Sicilia lo mandano a chiamare perchè gli affari di là anda-
vano male. Agatocle accorre subito nell’ isola, e in breve tempo
ristabilisce gli affari. Torna allora in Affrica: mrf'trova l’armata
malcontenta perchè mancante di viveri e ridotta a 12,000 uomini
avendo sostenuto e perso, in quel frattempo, diversi combatti-
menti. La conduce. di novo contro il nemico, e resta vinto.
L’ indignazione de*,suoi soldati scoppia in ribellione e l’arre-
stano; ma riacquista presto la libertà, e fugge solo, con una
trireme, a Siracusa.
l’ annunzio che T armata d’ Af-
Avendo poco dopo ricevuto
frica aveva ucciso i suoi due figlioli, e’ s’abbandona ad atti
atrocissimi. Versa sangue in gran copia, manda a morte tutti
i parenti di quei soldati. Poi temendo che per queste sue cru-