Page 70 - Storia dell'antica Grecia Tommaso Sanesi
P. 70
, ,
60 LEZIONE QUARTA,
vorato , 0 delle pietre informi , fossero i primitivi oggetti d’ado-
razione pei Greci. Nella descrizione però del palazzo d’ Alcinoo,
si dice che presso la porta c’era parecchi cani scolpiti d’oro e
d’argento, e che nella sala c’era de’ giovanetti, scolpiti pari-
mente d’ oro, che servivano la notte a sostenere i lumi ; e nel
sesto libro dell’ Iliade, si dice che la sacerdotessa Teano depone
sulle ginocchia di Minerva il peplo che la regina Ecuba offriva
a quella dea. Dunque non si può dire che non avessero i Greci,
nei tempi eroici, statue dei loro dei; e bisogna limitarsi ad af-
fermare che non si sa di quanto pregio artistico le potessero
essere.
Quanto alla pittura non si trova in Omero nessuna allu-
sione.
Nell’armata dei Greci a Troia c’era dei guerrieri anche
medici; Macaone e Pedalino figlioli d’Esculapio, che era stato
alunno del centauro Chirone ; Achille istruito dal centauro stes-
so ; e Patroclo che aveva imparato l’arte medica dal suo amico.
Curavano le ferite lavandole e applicando su quelle dell’ erbe
i suoi discepoli si vantavano co-
medicinali di cui e Chirone e
; e si leggo cheEscu-
noscitori. Ma erano cognizioni ben limitate
lapio si serviva, fra gli altri rimedi, anche d’incantesimi.*
Son rammentate da Omero alcune costellazioni : l’ Orsa, le
ladi, le Pleiadi e Orione.’ Ma i navigatori non osavano avven-
turarsi in alto mare : di giorno, navigavano lungo le coste, o in
linea retta da capo a capo o da isola a isola, tenendo alzato l’ al-
’ A tal con note magiche
Porgea dolci ristori
Ad altri seppe mescere
Di secreta virtù pieni licori.
Talor le membra stringere
Solfa con placid’erbe,
Talor con ferro docile
Pronta recò mercè
E risanar potè — ferite acerbe.
Pindaro f Pitie 111. (Trad. del Borghi).
^ IW ei fece la terra, il mare, il cielo
E il sole infaticabile, e la tonda *
Luna, e gli astri diversi onde sfavilla
Incoronata la celeste volta,
E le Pleiadi, e Pladi, e la stella
D* Orion tempestosa , e la grand* Orsa
Che pur Plaustro si noma Intorno al polo
Ella si gira, ed Orion riguarda,
Dai lavacri del mar sola divisa. Iliade, XVIIK
Digitized by Copgle