Page 45 - Storia dell'aviazione italiana
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Storia dell’aviazione italiana 43
vicino al centro città.
L’aereo Yak-40 arrivò a Torino il 26 maggio 1968. Dal mo-
mento dell’atterraggio all’aerodromo di Caselle fino al de-
collo da Torino, l’aereo fu oggetto di costante attenzione da
parte di un vasto pubblico di italiani.
Dagli ambienti ufficiali hanno conosciuto l’aereo le seguenti
persone: il comandante dell’Aeronautica Militare italiana, il
capo di stato maggiore delle Forze armate italiane - generale
Tommadi, il direttore generale del salone Bertolotti, il diretto-
re dell’aviazione FIAT l’ingegnere di dipartimento Giuseppe
Gabrieli, il presidente della ditta Turavia Vass, il capo del servi-
zio traffico Pecrini Livio, i rappresentanti del gruppo del Parti-
to Comunista Italiano, un gruppo di progettisti di aerei militari
della ditta FIAT guidato dal capo progettista Gabrilovich, spe-
cialisti tecnici da compagnie aeronautiche di Francia, USA,
Germania, Jugoslavia, Olanda, piloti arrivati alla mostra da vari
paesi, il clero di Torino, corrispondenti di giornali e riviste,
radio e televisione.
Dalla parte sovietica l’aereo è stato visitato da: il Vice Mini-
stro dell’industria aeronautica Kobzarev A. A., il pilota-co-
smonauta Titov G. S., il ministro della flotta aerea civile Kulik
M.M., il direttore generale del salone sovietico dell’esposi-
zione Bogdanov V.I., l’ambasciatore dell’URSS in Italia Ryzhov
N.S., i dipendenti delle ambasciate e delle missioni commer-
ciali dell’URSS a Roma e Torino, ecc.
Il 3 giugno, nella parte sovietica del padiglione principale della
mostra, si tenne una conferenza stampa per specialisti tecnici
e rappresentanti della stampa in occasione dell’imminente
apertura della mostra.