Page 46 - BECOMING EVA SHOW CATALOGUE
P. 46

SN: Io sono molto felice di questa cosa. Prima di tutto   sicuramente l’idea è quella:  ricercare la perfezione anche
                perché è divertente, sono io il primo a essere messo nel   se intimamente sapevano benissimo che sarebbe stato
                sacco. Poi cosa fa Eva? Prende i limiti miei, del mio agire e   un cammino che non si sarebbe mai concluso, invece qui
                li sposta un po’ più in là. Perché io ho fatto queste strut-  utopicamente o distopicamente, a ciascuno la scelta, la
                ture, sculture, però sono formalismi nel mondo dell’arte   stazione di contatto finale avviene.
                del XX secolo non è che mi interessino molto...  IB:  E avviene in assenza di parola. Faccio una premessa
                SG: E’ una installazione in cui convivono scultura e altre    importante per me  sulla nozione di “assenza di parola”
                                                                                                           .
                cose...                                        Provengo dal mondo -un po’ ossessivo- della ceramica,
                SN: Un’altra cosa molto bella, Eva ha deturnato lei stes-  ed anche lì le pratiche alchemiche sono estramente ci-
                sa il mio fare e il mio lavoro, come io faccio col Black   tate, il debito più grande che l’Europa ha nei confronti
                Church, da una parte deturnare, dall’altra parte mante-  dell’alchimia è la scoperta della porcellana, perché l’ha
                nere perchè uno non si aspetterebbe mai che giovane   scoperta un alchimista, che cercava tutt’altro e ha trova-
                venisse a parlare di Chiesa, la gente, le persone, rimango-  to la porcellana. Si dice che l’alchimista sia stato rinchiuso
                no un po’ stranite e spesso disorientate, devo dire però   nei sotterranei del castello, dove veniva anche custodita
                che questo non mi dispiace.                    una macchina per torture a forma di donna con braccia
                SG: Sì, però  anche vero che c’è una certa tradizione   meccaniche rotanti. Il segreto della porcellana è stato poi
                nell’arte contemporanea sulla spiritualità, penso ad   difeso con il silenzio per molti anni. Ora, io non so se è
                esempio a Joseph Beuys.                        leggenda o meno.. però c’è questa storia che circola…
                SN:  Chiaro, io spesso mi dichiaro figlio distopico di Beu-  SG:  Vero o falso non ha alcun senso per il punto di vista
                ys (ride).                                     che stiamo adottando.  Il novanta percento delle cose
                                                               che gli alchimisti dicevano erano delle costruzioni ide-
                SG:  Mi piace quando ti poni in modo così assertivo!  ologiche che non avevano alcun riscontro né fisico, né
                IB:  Parlando di padri, gli altri grandi padri che compaio-  filosofico, né nulla. E’ proprio il processo e l’idea che sono
                no nel testo a cornice in maniera più o meno dichiarata   potenti.
                e che invece sono assoluti protagonisti nel momento   IB: Quel silenzio avveniva anche dentro alla perfor-
                della performance è tutta la Cosmogonia Russa.  mance era un componente fondamentale, permetteva
                SN: Eh quello sì, quello è importante è una porta che si   di percepire dei momenti. È vero che eravamo al buio
                                                               tutti e non avevamo la vista durante il momento clou,
                è aperta adesso per me...                      però non avevamo nemmeno voce, eri in un momento
                IB:  E’ una cosa su cui vi siete trovati?      di sospensione attonita, e quella frase finale che dice Eva
                SG: La genesi iniziale è l’alchimia. Io di formazione sono   della maschera può essere una maschera di visione ma
                ingegnere chimico, poi ho fatto tutt’altro, ma la chimica   anche di parola.
                mi appassionava. Allora mi ero interessato a quella che è   SN: La frase finale è concepita appunto come sibillina,
                un’antenata della chimica; anche se la chimica è quantita-  come un qualcosa di polisemico, catapultato in una nuo-
                tiva e l’alchimia qualitativa, quindi mondi quasi inconfron-  va era direttamente dal teatro classico.
                tabili. Per caso gli alchimisti hanno scoperto delle cose   SG: E’ comunque una frase ermetica, il mio scritto si
                che poi avevano a che fare con la chimica, ma gli alchimi-  intitola Hermetic Guide. Perché? Perchè in fondo questo
                sti avevano un cammino diverso.  L’Opus Alchemicum   l’ermetismo fa, lo può fare bene o lo può fare male, lo
                si conclude con la pietra filosofale, che è lo stato finale   può far  ingannandoci o onestamente, uno può credere
                della Rubedo, ma è anche lo stadio finale dell’Androgino   o no. Io non credo a nulla di quello che ho scritto. Non
                Perfetto: Becoming Eva è interessante perchè è in diveni-  credo nel senso razionale del termine, ma ne sono for-
                re,ma Eva, nel senso più esoterico è la perfezione.  temente suggestionato.
                SN: Infatti. La performer Melissa Ghidini, è un individuo   SN: Questa è una cosa veramente bella!
                gender fluid con delle caratteristiche molto particolari   SG: E’ importantissimo per me che son un vecchio ra-
                che abbiamo inserito volontariamente, dal punto di vista   zionalista.  A parte che sono convinto che uno più è ra-
                prettamente formale, c’era questa cosa ragionata. Eva è   zionale e logico più sotto sotto cerca altro. La razionalità
                il combaciare di due poli opposti. Fondamentalmente è   è una costruzione che serve a proteggerci dalle spinte
                molto del mio agire artistico questo: coincidentia oppo-  irrazionali che sono ineliminabili, io ne sono convinto. Più
                sitorum. Prendere un estremo, prendere l’opposto e   uno è servile alla logica più in realtà, sotto sotto, è spaven-
                tirarne fuori un’opera che è un equilibrio tra due forze   tato dagli aspetti irrazionali della vita e ne è fortemente
                opposte.                                       affascinato .
                SG:  E’ interessante come tu metti in campo l’idea di   IB:  Da quel magma, perché ricorre il magma...
                perfezione. Paradossalmente siccome la perfezione è   SG: E quindi l’ermetismo ha questa funzione di celare
                irraggiungibile per definzione, tu ti condanni alla proces-  suggestionando, dà delle immagini potenti, parole potenti,
                sualità. Magnum Opus,  immettersi nel cammino   parole che non sono mai solo con un senso, ecco allora
                della perfezione è un paradosso così estremo che chiun-  che emergono anche molti giochi di parole.
                que abbia pensato di raggiungere la perfezione non ci   SN: Penso di aver raccolto questa compito come ar-
                è mai riuscito, proprio perchè sono sogni fondamenta-  tista, che quindi usa un linguaggio proprio, autonomo,
                mentalmente irrealizzabili, poichè la perfezione non esi-  perché siamo di fronte all’industrializzazione di ogni
                ste, esiste solo il caos.                      ambito dell’esistenza incluso il campo dell’arte, sussunto
                IB:  E’ vero è una tensione...                 nell’industria dell’intrattenimento. Io divento un mistico
                SG: Quindi quando tu ti metti nella condizione di   tecnologico,  attraverso un’eco che arriva dal magma
                                                               cosmico, appunto, e attraversa tutta la storia coperto e
   42           pensare alla perfezione, ti metti in una condizione di   vivo grazie allo scrigno del mistero e del silenzio. Esso
                cammino continuo, ricerca continua, ed era quello che
                                                               non è qualcosa di per se, ma è un artificio che cela un
                facevano gli alchimisti. Che poi dentro ci fossero una se-
                rie di matti ,paranoici e ciarlatani è un altro conto, però   agire all’interno dello spazio che delimita.
   41   42   43   44   45   46   47   48   49   50   51