Page 43 - BECOMING EVA SHOW CATALOGUE
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IB: Il racconto a cornice che accompagna la mostra   immersi potrebbe suggerire una lettura distopica,
              si apre con una indicazione temporale, anche se è un   un suggerimento distopico, invece quello che di-
              tempo a noi ignoto i circolominuti e i circolosecondi.   venta molto evidente leggendo la poesia e le note
              Posso chiederti come sono nati?                è proprio quello di cui si parlava ora, questo senso
              SG: Questa invenzione  dei circolominuti, è un’idea   di anticipazione,  non di distopia di qualcosa che ne-
                                                             cessariamente andrà male, è la possibilità di ipotizzare
              che aveva a che fare con la percezione del tempo che   qualcosa. La novità di spazio e tempo dei circolose-
              potrebbe avere un’intelligenza artificiale. Probabil-  condi e circolominuti ha anche un sapore iconogra-
              mente sarà un computer, un’evoluzione della tecno-  fico; cioè nella parola circolominuti rivedo l’orologio,
              logia del computer quantistico. Tutti quelli che si oc-  uno degli elementi che ricorre più spesso sia nelle tue
              cupano di queste cose dicono che l’unico modo per   poesie che  nelle note, una sorta di passaggio imme-
              arrivare a un’intelligenza artificiale molto potente è   diato dal testo a un’idea di immagine.  Anche lo spazio
              la potenza di calcolo, diciamo per quella che è la loro   della performance andava in questa direzione: siamo
              concezione di intelligenza. Dicono che è solo que-  entrati immersi solo in immagine, in fondo alla sala
              stione di poter acquisire sempre più dati elaborandoli   il video e sulla destra una foto,  poi arrivava l’azione.
              sempre più velocemente, anche per capire come fun-  Un’azione però differente dall’attuazione diretta del
              ziona un cervello.  Loro hanno un’idea,  ovviamente   gesto o della volontà dell’artista. Tornando all’idea di
              è tutta da dimostrare, che il cervello alla fine sia una   sospensione Icaro ad esempio aveva fatto una mo-
              grande conserie di dati interconnessi che  in questo   stra in cui tutto il pubblico era presente e l’artista in
              momento non abbiamo una potenza di calcolo suffi-  un posto altro avrebbe detto di spegnere la luce, poi
              ciente a risolvere, dicono loro.               in un altro posto diceva di riaccendere la luce e ve-
              Io mi sono immaginato succeda quella cosa lì, e quindi   niva riaccesa. Però era sempre un’azione demiurgica
              che la potenza di calcolo sia sufficiente per arrivare a   dell’artista in maniera diretta, invece qui Eva è qualco-
              questo scenario futuribile in cui il senso del tempo   sa a cui tu demandi l’azione?
              dovrebbe essere completamente diverso dal nostro.
              Un tempo abitato da soggetti che non percepirebbe-  SN: Ho cercato di creare, di anticipare, senza autorità.
              ro neanche il passaggio del tempo come lo intendia-  La cosa fondamentale era mettere in condizioni Eva
              mo noi, come già  la fisica teorica ci racconta. Mi sono   di nascere, dopodiché il suo essere era determinato
              immaginato che la loro idea di tempo venga simbo-  dal suo fare, infatti anche con la performer non ho
              licamente vista come circolare, non perchè sia real-  avuto richieste particolarmente rigide di comporta-
              mente circolare, ma perchè nelll’immediatezza totale   menti o movimenti. Le ho semplicemente detto:  “Io
              è come se inizio e fine  continuassero  a ritornare   non voglio fare una rappresentazione di Eva, voglio
              e quindi si parla di circolominuti. Nell’introduzione il   creare una condizione in cui Eva si muove”, per me la
              tempo che passa è espresso in circolosecondi e dire   geografia e lo spazio sono fondamentali, io ho creato,
              “dopo tanti cicolominuti” è come a fare il paragone   io mi rivendico la creazione di questo tempo e spazio
              con migliaia di anni del nostro tempo.         altro, che sono una sorta di Humus in cui si sviluppa
              SN: La cosa interessante è che parli tempo e parli   una e centomila Eva, perché Eva è un soggetto ma
                                                             può essere vari soggetti. Da parte mia questo è un
              anche di spazio...                             donare delle cose poi  le vicende hanno sviluppi di cui
              SG: Certamente.                                io stesso non sono a perfetta conoscenza.
              SN: Due termini  fondamentali per la performance   SG: Eva non è una sola, è come posso dire, una condi-
              di Eva e per suo contenitore Disciplina del Grande   zione, sia sensoriale sia spaziale ma anche di idee mes-
              Spazio, ora quello che tu descrivi sono questioni   se in campo. Per dire: i criteri delle poesie, 4 poesie
              ipercomplesse, un crocevia fondamentale per la so-  ma sostanzialmente un mini racconto di fantascienza
              pravvivenza stessa della specie umana. Dal mio punto   a cornice, i cui contenuti  non sono stati concorda-
              di vista un tempo altro e uno spazio altro diventano   ti con Stefano. Ovviamente abbiamo chiacchierato
              premesse costitutive per per la genesi di  Eva. Se ci   molto, ma il testo non è un ecfrasi,  un commento
              pensate il black-out elettrico in cui si sviluppa l’azio-  alla mostra sottoforma letteraria, è un qualcosa che
              ne performativa, ed Eva diventa percepibile, rende   è nato insieme, ovviamente io sapevo come sarebbe
              Spazio Gamma uno spazio  sospeso nel tempo: è   stata la mostra, non l’ho vista in anticipo, quasi nulla,
              completamente isolato da segnali esterni, dalla luce   ma alcune cose, quelle che servivano praticamente
              atmosferica e dalla rete elettrica: il radiocomando è   per entrare in sintonia, poi io e lui ci passavamo dei
              a pile, il visore a infrarosso anche, c’era una sorta di   feedback di tutti i tipi e quindi in questo senso la mia
              isolamento totale. Ho agito così perche era una cosa   Eva ha dei propri contenuti, che ovviamente sono in
              diversa rispetto agli argomenti che tu definisci bene,   risonanza con il suo lavoro, però la Eva del racconto
              che sono argomenti del potere fondamentalmente:   non è la Eva della performance da un certo punto di
              perchè si parla di intelligenza artificiale e del suo svi-  vista, sono sorelle, ma non sono le stesse.
              luppo . La domanda che mi pongo sempre è: “io sono   SN: C’è un intento condiviso,  fondamentalmente
              solo intelligenza?” No. La risposta mia è no. Sento un   anche politico, su un territorio comune  caratterizza-
              grande rischio nell’ impostare questo dibatitto sen-  to da  soggetti  in movimento. E’ però imprescindibile
              za porre e porsi una domanda fondamentale, quindi   da una dimensione individuale.
              la paura e anche il senso del tragico è fondamentale
              anche nella performance, raggiunto attraverso forme   IB: Questo sta un po’ anche nel titolo no? Nel senso
              di straniamento che esulano dall’idea pura di intelli-  che tu non presenti Eva, il titolo è Becomng Eva.
              genza.                                         SN: Bravissima.
              IB: Ma infatti lavorando proprio su questo elemento   SG: Rimanda anche al percorso della Grande Ope-  39
              della paura, a un occhio superficiale  quel momento   ra: c’è il becoming il diventare, tutto deve diventare.
              quella sospensione di buio nella quale eravamo
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