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dimostrazione di questa verità, si guardi l'esempio dei lavoratori dei macelli. E' chiaro
               che queste persone sanno bene cosa stanno facendo. Parlare loro dell'uccisione degli
               animali non ha senso. E' una cosa che vivono in prima persona. Eppure, continuano a
               macellare animali. Perché continuano  a farlo? Perché, anche se sanno quel che
               stanno facendo, semplicemente non lo sentono.

               E allora perché alcune persone rispettano gli animali e altre no? Per rispondere a
               questa domanda, sarebbe meglio affrontare una domanda più profonda: Cosa spinge
               una persona a tener conto delle esigenze altrui? La risposta più evidente è che una
               persona tenga conto  degli  altri solo  quando ciò influisce sui suoi sentimenti, più
               precisamente, sulle sue sensazioni di  dolore  o di piacere. L'empatia è quel che
               sentiamo quando crediamo di poter provare ciò che un altro sta provando. Non ha
               nulla a che fare con la mente, ma col cuore, e quindi è reale e potente, nei suoi effetti
               sul nostro comportamento. E' il modo in cui si stabilisce la nostra connessione con gli
               altri, e il  modo in cui ci identifichiamo  con la loro realtà.  Senza empatia, non
               possiamo provare affetto per gli altri. E' la base dell'amicizia e dell'amore. Ci fa stare
               bene. Ne abbiamo bisogno. L'amore, la forma  più elevata di empatia. Noi tutti
               abbiamo bisogno di amore ed empatia perché ci sentiamo soli al mondo. Gli umani
               sono  una  specie alienata,  fondamentalmente  insicura  della  propria connessione  col
               resto della natura. Il mondo fa paura, quando non si ha la più pallida idea di come
               comportarsi, nessun istinto interiore che indichi cos'è salutare e cos'è dannoso. Se
               avessimo una tale conoscenza, non avremmo bisogno dell'etica e della religioni per
               decidere come comportarci. Entrambe tentano di definire il comportamento umano e il
               nostro posto nel mondo. Fin da quando l'uomo esiste, sono esistiti codici religiosi e
               morali che cercano  di dare un senso al caos  della condizione umana. Questa
               incertezza esistenziale di base rende le persone sole  e spaventate. L'amicizia è un
               sollievo e, come tale, viene apprezzata. L'altra faccia di questa medaglia esistenziale è
               il bisogno di esercitare un controllo sul mondo.

               E' estremamente chiaro come il desiderio di potere e di esercitare controllo siano
               dominanti nella vita della maggior parte della gente. Se le persone non riescono a
               controllare la propria vita, proveranno a controllare la vita degli altri. La gente ha
               paura  di  perdere  il  controllo,  perché perdere  il  controllo  fa soffrire.  Cerchiamo  di
               illuderci che staremo bene nel mondo, che l'ambiente non ci è ostile e che riusciremo a
               soddisfare i nostri bisogni. Per gli umani, esercitare potere sugli altri è un modo per
               raggiungere una serenità mentale illusoria, una visione in cui il mondo è un posto
               sicuro e controllabile. L'amore verso gli altri e il potere sugli altri sono mutuamente
               esclusivi. Non si può amare qualcuno che si sfrutta, o sfruttare qualcuno che si ama. Il
               modo in cui le persone affrontano questo paradosso consiste nell'amare alcuni e nel
               controllare altri. E  poiché il controllo  porta spesso  allo sfruttamento, è  necessario
               provare poca o nessuna empatia verso chi è sottoposto a controllo, così da evitare di
               soffrire con lui, quando lo si sfrutta.

               Per illustrare questo punto,  può essere riportato l'esempio dei medici  nazisti che
               conducevano esperimenti atroci sugli ebrei durante il giorno, comportandosi poi da
               padri e mariti amorevoli la sera. Gli umani etichettano un gruppo con "altri", usando



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