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Impianti termici

SE LO SCALDACQUA SUPERA PERÒ I 35 KW DEVE SOTTOSTARE ALLE REGOLE DI
PREVENZIONE INCENDI?
SI’.Se lo scaldacqua è di potenza superiore a 35 kW (non domestico) ed è alimentato a
combustibile gassoso, va tenuto conto ai fini antincendio. Infatti, l’art. 1 comma 2 del DM
12 aprile 1996 afferma che: “All’interno di una singola unità immobiliare adibita ad uso
abitativo, ai fini del calcolo della portata termica complessiva (ndr ai fini antincendio),
non concorrono gli apparecchi domestici di portata termica singola non superiore a 35
kW quali gli apparecchi di cottura alimenti, le stufe, i caminetti, i radiatori individuali, gli
scaldacqua unifamiliari, gli scaldabagno ed i lavabiancheria”.

QUINDI IL LOCALE VA CONSIDERATO COME CENTRALE TERMICA?
SI’, nel rispetto del punto 4.2. del DM 12 Aprile 1996, infatti in questo caso possiamo chia-
mare in causa la norma UNI 11528 del febbraio 2014 “Impianti a gas di portata termica
maggiore di 35 kW – Progettazione, installazione e messa in servizio” che al punto 1 affer-
ma che questa norma si applica:

Rientrano nell’ambito di applicazione della presente norma gli impianti civili extradomesti-
ci alimentati a gas asserviti a:

a) impianti di climatizzazione di edifici ed ambienti;
b) impianti per la produzione di acqua calda sanitaria;
Il punto 6 della norma afferma che il posizionamento degli apparecchi e l’aerazione dei
locali devono essere eseguiti nel rispetto della legislazione vigente in materia di prevenzio-
ne incendi che risulta essere la “Regola tecnica di prevenzione incendi” pubblicata con il

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