Page 5 - psicobiologia_dell'empatia
P. 5
INTRODUZIONE
L’empatia ci permette di vivere nel contesto sociale. Empatizzare significa riconoscere e
sentire lo stato d’animo e gli stati mentali dell’altro. Esiste l’empatia cognitiva e l’empatia
affettiva; la prima delle due, ci fa riconoscere gli stati d’animo e mentali dell’altro, mentre
la seconda ci permette di capire quello che prova l’altro ed eventualmente aiutarlo.
Qui si prende in esame il substrato neurale e biologico dell’empatia.
Nel primo capitolo, dopo un excursus storico si delinea l’empatia e se ne analizza il
substrato neuronale identificato nei neuroni specchio. Questo particolare tipo di neurone
motorio si attiva quando osserviamo un’azione, I tipi di neuroni specchio che permettono
il rispecchiamento nell’altro, in una sorta di imitazione interna dell’osservato, sono detti:
“classici”; ma non tutti i comportamenti sono utili da “imitare” e qui intervengono i così
detti neuroni specchio “super” che controllano e modulano l’imitazione di comportamenti
disfunzionali da parte dei neuroni specchio classici. L’attività dei neuroni specchio in
generale può essere indagata tramite tre tecniche: la tecnica dell’imaging ottico, la tecnica
dell’imaging di risonanza magnetica funzionale e la tomografia a emissione di positroni.
Quando i neuroni specchio non funzionano, possono contribuire all’insorgere di alcune
patologie. Qui si considera il disturbo dello spettro autistico (autismo).
I neuroni specchio non sono i soli coinvolti nell’empatia ma vi è tutto un circuito coinvolto
in essa, che sarà trattato in un paragrafo specifico.
Nel secondo capitolo si analizza il substrato biologico che è coinvolto nell’empatia.
L’ormone principale dell’empatia è l’ossitocina, detto anche “ormone dell’amore”, ma ci
sono anche altri ormoni con funzioni meno centrali ma che hanno, altresì, la loro
importanza. Il ruolo centrale dell’ossitocina nel comportamento prosociale ha portato a uno
studio pionieristico da parte del professor Paul Zak, che viene qui riportato.
L’ossitocina, è stata sperimentata positivamente nelle persone autistiche.
Qui vengono trattati i mezzi per aumentare l’ossitocina e gli effetti collaterali legati alla
sua induzione.
5