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CAPITOLO 1
                                           EMPATIA E NEURONI SPECCHIO




                  1.1 Empatia: cenni storici e definizione


                  L’empatia, che significa “sentire dentro”,  «in psicologia è la capacità di comprendere lo
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                  stato d'animo altrui» . «L'empatia svolge un ruolo fondamentale nelle nostre vite sociali: ci
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                  consente  di  condividere  emozioni,  esperienze,  bisogni  e  obiettivi»   (Dott.ssa  Cristina
                  Vecchiet  2008).  «Il  concetto,  che  oggi  conosciamo  come  “empatia”  cominciò  come
                  Einfuhlung  nell’estetica tedesca  del tardo  XIX  secolo  e  fu  tradotto  come  Empatia  nella

                  psicologia  sperimentale  americana  all’inizio  del  XX  secolo.  Il  termine  Einfuhlung  fu

                  introdotto  da  Robert  Vischer,  critico  e  filosofo  dell’arte  nel  1874  per  indicare  la
                  trasposizione nell’oggetto estetico di sensazioni organiche, per spiegare il bello naturale

                  più che il bello artistico; il soggetto, immedesimandosi con la realtà, diventerebbe sostanza

                  delle cose a cui presterebbe la sua anima. L’uomo, dominando la natura con la forza del
                  proprio io, verrebbe a imprimere in essa l’impronta della propria soggettività. Lo psicologo

                  tedesco Theodor Lipps, definì il rapporto empatico come percezione della propria attività
                  emotiva,  delle  proprie  forze  vitali,  in  oggetto  sensibile.  Ciò  presupporrebbe  sia  una

                  tendenza  del  soggetto  a  trasferire  la  propria  vita  psichica  nella  realtà  esterna,  sia  una
                  disposizione  strutturale  dell’oggetto  a  lasciarsi  percepire  affettivamente.  Per  Lipps  il

                  rapporto  empatico  si  verifica  anche  nelle  relazioni  tra  individui  come  una

                  immedesimazione  nello  stato  d’animo  dell'altro  o  meglio:  come  proiezione  di  sé
                  nell’oggetto  di  percezione.  Nel  1909  lo  psicologo  inglese  Edward  Titchener  per  primo

                  coniò il termine empatia, dal tedesco “Einfuhlung” di Lipps. Grazie al suo interesse per
                  l’etimologia  lo  tradusse  come  empatia,  attraverso  il  greco  empatheia  che  significa

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                  letteralmente “in” (en) e “passione” (pathos).»  (Dott. Psicologo Gilberto Gobbi 2011)
                  A  partire  dagli  anni  sessanta,  in  contemporanea  con  l’interesse  per  l’empatia  della

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                    https://it.wikipedia.org
                  2  https://www.yumpu.com
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                    https://gilbertogobbi1.wordpress.com


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