Page 7 - psicobiologia_dell'empatia
P. 7
psicologia dello sviluppo, l’attenzione si sposta sugli aspetti cognitivi della stessa. Nella
letteratura sull’empatia cominciano a comparire termini più cognitivi, circa la capacità di
assumere la prospettiva e il ruolo di un altro essere vivente. Con il termine empatia
vengono via via identificati fenomeni diversi che vanno dalla capacità del riconoscimento
delle emozioni altrui all’assunzione del punto di vista dell’altro al comportamento di aiuto
e soccorso. Negli ultimi trent’anni si sono presentate numerose divergenze teoriche in
merito all’empatia, ed in particolare ci si interroga se essa debba essere considerata
un’esperienza affettiva oppure cognitiva. Per alcuni autori l’empatia è intesa
sostanzialmente come condivisione affettiva, invece -soprattutto nei decenni passati- molti
autori hanno considerato l’empatia come la capacità cognitiva di immedesimarsi negli altri.
Molti studi mirano a comprendere la base di alcuni processi sottesi all’empatia, tuttavia
negli ultimi anni gli autori si sono resi conto che considerare l’empatia come frutto di
processi cognitivi non è sufficiente. Verso gli anni ottanta del XX secolo, l’empatia inizia
ad essere considerata in modo multidimensionale delineando un quadro completo delle
diverse relazioni che possono risultare dall’osservazione di una situazione in cui l’altro,
vive una emozione. Questo modello considera l’empatia come un esperienza emotiva di
condivisione, (Figura 1) mediata da processi cognitivi. L’empatia, quindi, si definisce come
un fenomeno complesso che non può essere riportato ad un concetto unitario e
4
unidimensionale.» (Dott.ssa Emanuela Varriale, 2012)
Figura 1. Rappresentazione simbolica dell’empatia. Immagine pubblica
4
http://www.neuropsicomotricista.it
7