Page 8 - psicobiologia_dell'empatia
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1.2 Neuroni specchio: cenni storici e definizione
«Nel 1992, Giacomo Rizzolatti e il suo gruppo di ricerca, a Parma stavano conducendo
degli studi sul cervello dei macachi, con l'obiettivo di scoprire l'organizzazione cerebrale
legata al comportamento motorio. Osservando i macachi, venne notato come i neuroni
“premotori” -che registrano le attività legate al movimento- si attivavano pure quando gli
stessi macachi vedevano gli altri compiere un movimento -anche se i neuroni “premotori”
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non avrebbero dovuto rispondere a stimoli visivi». (Dott.ssa Gatta F., 2011)
«Considerando la capacità di queste cellule, di attivarsi “riflettendo” le azioni degli altri è
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stato dato loro il nome di “neuroni specchio”» (Iacoboni M., 2012). Quindi nel cervello si
attivano le stesse aree, sia che viviamo direttamente l'esperienza, sia indirettamente. Si
comprende facilmente come questa funzione dei neuroni specchio sia fondamentale nello
sviluppo morale degli esseri viventi. «Una delle principali scoperte sul coinvolgimento del
Sistema dei Neuroni Specchio circa la comprensione degli stati mentali e le intenzioni
altrui, è che non dipende esclusivamente dai processi mentali e linguistici, al contrario
delle intenzioni, che invece attengono allo schema motorio dell'azione. Il significato
dell’azione viene compreso dall’osservatore, quando il repertorio del suo schema motorio
trova riscontro nell’azione osservata. In alcune circostanze, la comprensione delle
intenzioni degli altri, avviene principalmente in base alle emozioni che loro provano,
anziché sul significato delle azioni che eseguono; quando questo accade, le ricerche,
suggeriscono che il SNS è coinvolto sia nelle emozioni che gli altri provano sia nel
significato delle loro azioni, in quanto gli studi suggeriscono che o alcune aree cerebrali,
appartenenti al SNS, sono direttamente attivate, oppure lo sono altre strutture cerebrali
connesse alle aree principali dei neuroni specchio; in ogni caso si evince che vengono
attivate le medesime strutture cerebrali quando proviamo lo stato emotivo dell'altro; questo
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dovrebbe condurre a un riscontro nella mente del “percettore”.» (Corradini A., Antonietti
A., 2013)
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http://neuroemotion.tumblr.com
6 Nella mente degli altri, Pagina 32, Rizzolatti M.,Vozza L., Zanichelli Editore. 2012
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http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1053810013000366 paragrafo 2.3
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