Page 801 - Lezioni di Mitologia;
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           A questa necessaria digressione sul tirso aggiungo
         la descrizione d'una mezza figura di Bacco datane
         da Visconti. Voi   ci troverete rammentati   i carat-
         teri distintivi che  gli  antichi  artefici davano  alle
         statue del nume, e quali vi furono esposti dal me-
         desimo autore nel primo ragionamento che vi tenni
         su questa divinità.
            a Un altro carattere, e quasi un'eguale bellezza
         si ammira in questa mezza statua di Bacco, trovata
         nel cavamente degli Orti Carpensi presso     il Tem-
         pio. Per comodo dei trasporti    si facevano le statue
         di più pezzi,  e comunemente di due, quelle (cred'io)
         che lungi dal luogo della loro destinazione si lavo-
         ravano    per uso, o per ornamento     dei  palazzi  e
         di ville particolari  , per potersi a  loro piacimento
         con più  facilità  trasferire.  Si crede comunemente
         che  tal costume di lavorare sia   stato  usato dagli
         Egizii. A questo però dobbiamo ascrivere la perdita
         della metà inferiore del nostro Bacco, come di tre
         belle statue feminili del Museo Capitolino,    e d'un
         Adriano col torace del Palazzo Ruspoli. Quel che
         si è conservato  ci fa desiderare  il rimanente:  con
         tanta sublimità di contorni, con tanta maestria di
         scalpello è stato scolpito.
            B La testa antica ha un'idea bella divinamente,
         e ben conviene a quel nume, di cui      si potea dire:
                                                  cielo. —
         Tu bellissimo   sei riguardato nell'alto
            » Lo scultore non gli ha dato quella feminile e
         molle corporatura, che ha ritratta l'artefice del mar-
         mo precedente, ma sembra essersi rammentato, senza
         tradire l'avvenenza del dio Tebano, che questo nume
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