Page 803 - Lezioni di Mitologia;
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        fiori la rugiada:  vi sta un'ape che potrebbe essere
       stata ingannata dal pittore. Ma sia:  te, o giovinetto»
       ninna tela o statua ingannò, ma l'acqua che ti rap-
       presenta; e gli vai incontro come ad un amico e
       pare che aspetti qualche cosa da lui.
          Noi lo descriveremo col discorso come è dipinto.
       — Riposa ritto    co' piedi incrocicchiati appoggiato
       sopra una    piccola asta  dalla  sinistra  :  la  destra
       giace sui lombi,  i quali s'inalzano e fanno    alzare
       la parte posteriore perchè   cede la parte   sinistra  :
       mostra la mano l'aria ove     si curva  il  cubito,  le
       rughe poi dove alla giuntura     si  piega, e l'ombra
       ancora ch'è nella palma della mano, e sono obliqui
       i raggi dell'ombra pei diti rovesciati. L'anelito ch'è
       nel petto non so se sia di cacciatore, o di amante   :
       gli  occhi sono sicuramente    d' innamorato ; poiché
       essendo per natura loro glauchi e feroci sono mi-
       tigati dall'amore che vi siede. Egli crede   di esser
       amato, perchè l'ombra lo riguarda nello stesso modo
       nel quale è guardata.
          Molte cose avrebbero potuto dirsi della chioma,
       se lo avessimo incontrato quando era a caccia, poiché
       in maniere infinite la move   il vento. Ma non tra-
       lasceremo nemmen ora di narlarne. E densa,       e di
       color d'oro: parte è sul collo    parte  dividono  gli
                                       ,
       orecchi, parte è agitata sulla fronte, parte è sul mento
       a guisa di barba. Vi sono due Narcisi di uguale bel-
       lezza: uno è in aria, l'altro è immerso nell'acqua.
       Il fanciullo  si avvicina all'onde, ed esse sono ferme
                                                  —
       ed innamorate quasi della sua bellezza.
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