Page 261 - Storia dell'antica Grecia Tommaso Sanesi
P. 261

ATENE SOTTO PERIGLE.  '     25i
       Iria, ma per assicurarsi la nova dimora. Al contrario  i cleruchi  ‘
       (ci si presentano sotto questo nome, i novi coloni) conquistavano
       il novo territorio e se lo dividevano a sorte  ; si riconoscevano di-
       pendenti-dalia madrepatria che, in caso di ribeliione^  li puniva
       privandoli dei possessi, e conservavano -tutti i diritti e  i doveri-
       di cittadini ateniesi.
           Di queste cleruchie, Pericle ne stabili parecchie. Duemila
       Ateniesi gli spedi nell’Eubea settentrionale, dove fondarono la
       città d’ Orco sulle rovine d’ Istiea.’ A. Nasse, ce n’andò cinque-
       cento  , e dugentocinquanta ad Andro, per di li dominare  le Ci-
       cladi. Mille si stabilirono nella Tracia  Bisaltiana tanto impor-
       tante per le miniere d’óro  del monte Pangeo, pei legnami da
       costruzione di cui abbondava e per le sue fertili terre. Nel 456
       s’era tentato, ma invano, di piantare una colonia nell’ Edonide,
       alle Nove Vie. Diciannove anni dopo  , Agnone figliolo di Nicia,
       per incarico avuto da Pericle, riprese quel progetto e l’effettuò.
       Gli Edoni furon cacciati  , e  i cleruchi fondarono su d’ un’ altura,
       fra due brnccia dello Strimene, una nuova città che chiamarono
       Amfipoli. La doventò la più importante di tutte  le dipendenze
       ateniesi, per la sua posizione rispetto alla Tracia e alla Mace-
       donia.
           Pericle mandò pure circa mille uomini nel Chersoneso,
       possedimento prezioso come chiave del passaggio dal mare Egeo
       nel Ponto Eussino.  Nell’ Eussino  ci andò in  persona a capo
       d’ una flotta, e ne percorse  le coste per incutere a quei popoli
       rispetto e timore della potenza ateniese. In quel tempo , Sinope,
       colonia di Mileto, era straziata' dalle fazioni, essendo  il partito
       democratico entrato in lotta col tiranno Timesilao. I democratici
       chiesero aiuto a Pericle, e lui ci mandò tredici navi sotto il co-
       mando di Lamaco. 11 tiranno, co’ suoi fautori, fu scacciato  ; e  il
       partito trionfante invitò, per gratitudine, a stabilirsi là secento
       Ateniesi , ai quali furon donati  i beni del partito sconfitto.
           Anche  all’ occidente gli Ateniesi mandarono una colonia:
       colonia notevole pei nomi illustri che ci presero parte, e per le
       circostanze che  l’ accompagnarono. Quando Sibari fu distrutta
                             i Sibariti superstiti si rifugiarono
       nel 509, dalla gelosa Crotone ,
       altrove senza più dar segno di volere riconquistare  l’ antica di-
       mora. Non cosi  i loro nipoti  i quali, aiutati da dei Tessali, ri-
                           ;
                                         1 /
           < Da    porzione di un terreno diviso a lorle, cd  avere.
   256   257   258   259   260   261   262   263   264   265   266