Page 257 - Storia dell'antica Grecia Tommaso Sanesi
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     10  ; dai cittadini del ceto medio  , come dai poverissimi indistin-
     tamente. Era proprio un’ armata di dicasti o giurati  , distribuiti
     in dieci reggimenti che, dietro un ordine stabilito, si trovavano
     in funzione dal principio alla fine dell’ anno. Se un cittadino  si
     credeva ingiuriato da un altro, se un accusatore voleva invocare
     11 rigore delle leggi contro chi aveva offeso lo Stato, la querela
     e l’atto d’accusa la sporgevano a uno degli Arconti, e questo ne
     incominciava il processo ma in ultimo bisognava far capo alla di-
               :
     casteria, dalla quale soltanto la causa doveva essere giudicata.
     Pericle stabili pei dicasti una paga  : la tenue somma di un obo-
     lo, equivalente a quindici centesimi di franco. In seguito, sotto
     Cleono, fu portata a tre oboli. La ragione per cui venne intro-
     dotta quella paga,, fu probabilmente la tanto accresciuta molti-
     plicità dei processi dopo che anche gli alleati doverono portarli
     innanzi alle dicasterie d’ Atene: per la piu parte dei cittadini,
     ci bisognava un’ indennità se si voleva che sospendessero  i pro-
     pri affari per quelli altrui. In queste procedure giuridiche, ognu-
     no, di qualunque città alleata si fosse, era perfettamente equi-
     parato  ai cittadini  d’ Atene, aveva  le stesse garanzie di loro.
     Questo, forse, molti degli alleati lo consideravano come un van-
     taggio  ; massime quelli delle classi  inferiori a cui era naturale
     che una giustizia resa dal popolo piacesse più di quella che  gli
     avrebbero resa  i grandi nella loro patria. Ma non era dicerto
     senza degl’ inconvenienti e svantaggi  : come le spese di viaggio
     e di trattenimento in Atene, e quelle lentezze che dovevano es-
     sere inevitabili pel gran numero delle cause. Pure ci sottostavano
     tutti gli Stati alleati, a eccezione di Chio, Samo e Lesbo. Questi
     tre si distinguevano in varie cose dagli altri  ; giacché si erano
     mantenuti  si nell’ obbligo di fornire ad Atene, all’ occorrenza
     uomini e navi armate; ma del resto, non pagavano nessun tri-
     buto , e volevano essere affatto autonomi nella loro interna am-
     ministrazioné.
       E fu principalmente per questo che, al presentarsi dell’oc-
     casione, Atene rivolse  l’ armi contro Samo. Fra questa isola e Mi-
     leto nacque, nel 440, una disputa relativamente al possesso della
     piccola città di Priene. La disputa portò a una guerra che mi-
     nacciò di por fine alla tregua dei  trent’ anni  , appena sei anni
     dopo che era stata conclusa. 1 Milesi, rimasti perdenti, chiesero
     aiuto ad Atene. La loro domanda fu avvalorata da molti di Samo
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