Page 365 - Storia dell'antica Grecia Tommaso Sanesi
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PRESA D’ ATENE.  355
    que selo fece venire innanzi  , e gli domandò  qual trattamento
    credeva di meritare. Filocle rispose fieramente':
                         « Quello che tu
    » avresti avuto da noi se  t’ avessimo vinto. »  ' Ma Lisandro l’uc-
    cise, e fu questo  il segnale della strage di tutti  i tremila.
       Fatto ciò  , Lisandro parti da Lampsaco e si recò a Bisan-
    zio, a Calcedonia, a molte altre  città, nessuna delle quali osò
    di fargli resistenza. In tutte atterrava  il governo democratico e
    metteva al potere un armosta spartano e dieci arconti che sce-
    glieva fra i membri delle società segrete che s’eran costituite in
    suo favore nelle stesse città. A tutti  gli Ateniesi che trovava in
    queste e negli  altri  luoghi, e’ faceva grazia  della vita; ma a
    patto che si recassero immediatamente ad Atene.  Il suo scopo
    era d’ affamare al più presto, mandandoci  tanta  gente, questa
    città, e renderla inabile a sostenere un lungo assedio. Ci  si di-
    re.sse poi anche lui alla testa di 150 navi  e l’assediò per mare,
    mentre  il re Agide da Decelia e  il re Paasania dal Peloponneso
    erano accorsi colle loro truppe ad assediarla per terra.
       Tutto era dunque. consumato per quella  infelice città che
    dalla nave Paralia era già stata informata dell’eccidio d’Egos-
    potamo. Non una nave nel Pireo, non un talento nell’erario,
    non un oplite nella città.  I gomiti erano universali: si piangeva
    la potenza distrutta,  la libertà calpestata, tanti illustri e caris-
    simi qittadini  estinti  , e  il giogo imminente della fiera nemica.
    Eppure in tanta desolazione si pensò ancora alla difesa  ; né quei
    prodi cederono prima d’ esserne obbligati dalla fame crudele, e
    dopo  aver  sostenuto  eroicamente  anche questa  per qualche
    mese.
       Le condizioni di Sparta furono : che gli Ateniesi demolis-
    sero le fortificazioni  del Pireo e le lunghe mura che  l’ univano
    alla città  ; che evacuassero tutti  i paesi che avevano conquistato;
    che riducessero la loro marina a sole dodici navi; e che riam-
    mettessero in patria gli esiliati.
       « Lisandro prese possesso della  città  il 16 del mese  di
    » munichio (circa la metà di marzo del 404), giorno anniversa-
    » rio della vittoria navale che gli Ateniesi avevano riportato sui
    » barbari a Salamina. Appena entrato in Atene  , propose di mu-
    » tar la forma del governo. Siccome gli Ateniesi manifestarono
    n una decisa opposizione, Lisandro fece dire al popolo che questo
       ‘ IJ., fbid., 13.
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