Page 149 - I Segreti del digiuno al Futuhat FINAL
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148                                         al-Futūḥāt al-makkiyya

            Poiché sai che ogni paese ( ala ) ha una visione [del crescente lunare]
            e che il giudizio (ḥukm) di un paese non si applica ad un altro, sai che
            la faccenda è seria ( a   ) e che ogni anima sarà chiamata in giudizio
            (ma lū a  dal Vero per se stessa: “nessun’anima darà soddisfazione per
            un [altra] anima” (Cor. II-48).

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            Il variare (ta allu ) ( ) dell’uomo nell’atto di adorazione (ʿi ā a  per un
            aspetto dipende da lui stesso e per un aspetto dal suo Signore: in ciò non
            vi è possibilità né accesso per altri.
            Il Vero mi ha fatto vedere quello in un accadimento spirituale ( ā i a , in
            cui mi destai dal mio sonno e le mie labbra recitavano questi versi, che
            non avevo sentito prima, né da parte mia, né di altri, e che sono i seguenti:

                   l      mi  a  a lat    l mi
                     i       a   a  a t    l mi   i
                      u  m m  t     ti   iam  t a i  i i     it  i
                     i  u  alt   m m  t     ti  a l  i    ll  ui  i tim    lla  ia  ta i
                   u   i         i    i    t am   l   itua i  i
                  al  i a     lla    t  i       i  i         tta
                   a u a ṣalāt a  u a zakāt
                     a u a zakāt a  u   i iu
                   a  ual   a  i  i tat  a  ual   a  i l  it
                     a  ual   a  i l  it  a  ual   a  i  i tat
                  tu   i i   u  t     i   u ll   a  a t   ia
                    m  u a     a      ata   lla t   a

            Ah, se l’uomo potesse intravedere la Stazione dalla quale l’Altissimo lo
            convoca al digiuno, allorché dice: “O voi che credete” (Cor. II.183) ( ),
                                                                  196
            e che solo lui è invitato da questo appello collettivo.


            195 Il termine ta allu , che deriva dalla stessa radice di  al , cuore, ha il signif cato
            di  f uttuazione,  cambiamento,  andirivieni,  rivolgimento.  Nel  Cap.  17  [I  162.3]  Ibn
            ʿArabī precisa: “Non c’è cambiamento (ta allu ) che avvenga nel mondo superiore, né in
            quello inferiore, che non dipenda da un orientamento (ta a  u ) divino, per mezzo di
            una teofania (ta all ) specif ca per quell’essenza (ʿay ) [o entità, essere], ed il suo essere
            sostenuto da quella teofania è conforme a ciò che comporta la sua realtà essenziale”.
            196  Nelle  pagine  seguenti  Ibn  ʿArabī  commenterà  i  cinque  versetti  della  Sūra  II
            che sono istitutivi del digiuno. L’indicazione del numero di versetto è riportato solo
            all’inizio di ciascuno.
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