Page 205 - I Segreti del digiuno al Futuhat FINAL
P. 205
204 al-Futūḥāt al-makkiyya
CONTINUAZIONE RIGUARDO ALLA SEZIONE DEGLI
INIZI (GURAR) DEL MESE,
CIOÈ DEI PRIMI TRE GIORNI
Muslim ha riferito che Muʿāḏa chiese ad ʿĀʾiša: “È vero che l’Inviato di
Allah, che Allah faccia scendere su di lui la Sua alāt e la Pace, digiunava
ogni mese tre giorni?”, ed ella rispose: “Si!”. Le chiesi allora: “In quali
giorni del mese digiunava?” ed ella rispose: “Non gli importava quali
289
fossero i giorni in cui digiunava” ( ).
Sappi che ogni mese che arriva all’uomo è un ospite che arriva a lui da
parte del Vero, e l’uomo è tenuto a rispettarne il diritto, che è chiamato
ospitalità ( iyā a : il mese è l’ospite ed il diritto dell’ospite è tre giorni
( ). Per questo il Legislatore ha prescritto, nella norma raccomandata
290
(ma ū ), tre giorni di ogni mese, e noi preferiamo che siano all’inizio del
mese e diciamo: l’uomo fa quel digiuno nei primi tre giorni di esso in
quanto la Legge ha riportato di af rettarsi a dar da mangiare all’ospite,
ed egli, che Allah faccia scendere su di lui la Sua alāt e la Pace, ha detto:
“La fretta viene dallo Šaytān, ad eccezione di tre [casi]…” ( ), tra i
291
quali ha menzionato il dar da mangiare all’ospite. E l’inviato di Allah,
che Allah faccia scendere su di lui la Sua alāt e la Pace, “digiunava i tre
giorni iniziali di ogni mese”, come ha riferito an-Nasāʾī, sull’autorità di
Ibn Masʿūd ( ).
292
Il digiuno è un attributo che appartiene ad Allah ed Egli lo ha scelto per
Sé tra tutte le opere: si tratta di un’opera che riguarda esclusivamente
questa costituzione [umana], poiché non appartiene all’Angelo ( ).
293
Quindi un Angelo approssimato non Lo contempla, Gloria a Lui, in
un grado [o luogo] di contemplazione (ma a ) legato al digiuno ed
Egli, Gloria a Lui, non Si manifesta mai ad un Angelo in un grado di
289 a riportato da Muslim, XIII-194, Abū Dāʾūd, XIV-70, e da at-Tirmiḏī, VI-53.
290 a riportato da al-Buḫārī, LXXVIII-31 e 85, Ibn Māǧa, e da Mālik.
291 a riportato da at-Tirmiḏī, XXV-66.
292 a riportato da Abū Dāʾūd, XIV-67, at-Tirmiḏī, VI-40, an-Nasāʾī, XXII-70, e
da Ibn Ḥanbal.
293 Nell’episodio riportato in Cor. XI-70, Abramo si accorse che i suoi ospiti erano
Angeli perché si rif utarono di toccare il cibo per loro preparato, in quanto gli Angeli,
a dif erenza degli uomini e dei i , non si nutrono di cibi naturali [Cap. 9 (I 133.14)].