Page 251 - I Segreti del digiuno al Futuhat FINAL
P. 251

250                                         al-Futūḥāt al-makkiyya

            padri”, cioè occupatevi di lodare Allah per ciò che Gli spetta in modo
            da trarne vanto, poiché voi siete i Suoi servitori, ed il vanto del servitore
            sta nel suo signore, che è correlato con lui, anzi, ancor più di quello, che
            dipende da lui. Il Profeta, che Allah faccia scendere su di lui la Sua  alāt
            e la Pace, ha detto: “Il signore (ma lā) della gente dipende da loro” ( )
                                                                   369
            e “La Gente del Corano è la Gente di Allah e la Sua élite” ( ).
                                                            370
            Il servitore non deve vantarsi di suo padre, ma del suo Signore. Se il
            servitore trae vanto da suo padre, lo fa perché suo padre era vicino al
            suo Signore, essendo un servitore come lui, si conformava ai Suoi ordini
            e rispettava i limiti (ḥu ū ) da Lui prescritti e le regole ( u ūm), poiché
            anche lui era servitore di Allah. Per questo, l’Altissimo ha detto: “come
            menzionate i vostri padri” e non ha vietato loro di menzionare i loro
            padri ma ha dato la preferenza alla loro menzione di Allah rispetto alla
            menzione dei loro padri, dicendo: “o più ancora”. Egli è Colui che ha
            consigliato i Suoi servi con il Suo detto: “Sii riconoscente a Me ed ai
            tuoi genitori” (Cor. XXXI-14), cioè preferite la menzione di Allah ed
            il vanto di Lui, in quanto è il vostro Signore e voi siete i Suoi servitori,
            così come lo erano i vostri padri; “e certo lo  ik  di Allah è più grande“
            (Cor. XXIX-45).

            Quale  che  sia  l’atto  di  adorazione  compiuto  dal  servitore,  quando
            comporta lo  ik  di Allah esso è necessariamente più grande degli [altri]
            atti e delle [altre] parole che quest’opera comprende. L’Altissimo ha
            detto infatti: “La  alāt allontana la turpitudine e ciò che è biasimevole;
            tuttavia lo  ik  di Allah è più grande” (Cor. XXIX-45), cioè lo  ik  che
            è praticato nella  alāt è più grande degli altri atti che essa comporta.
            Se tu fai lo  ik  mentre compi la  alāt, Egli è il tuo Compagno ( al  )
            in quest’opera, Lui che ha detto che era il Compagno di colui che Lo
            menziona ( aka a-Hu) ( ); ora, se Egli è il tuo Compagno [i casi sono
                               371
            due:] o tu sei dotato della Vista divina e Lo contempli [direttamente],
            oppure non possiedi questo dono e Lo contempli per la Fede nel fatto



            369  a    riportato da al-Buḫārī, LXI-14, LXXXV-24, Abū Dāʾūd, IX-29, at-Tirmiḏī,
            an-Nasāʾī, ad-Dārimī, e da Ibn Ḥanbal.
            370  a    riportato da Ibn Ḥanbal.
            371 Conformemente allo ḥa     u    riportato ne “ a  i        lumi    ”, pag. 76, ma non
            recensito nelle raccolte canoniche.
   246   247   248   249   250   251   252   253   254   255   256